Politica

Alessandro Rosa "Consenso trasversale", ma l'appoggio alleato non è determinante

"In un contesto politico molto complicato, il sistema delle preferenze ha premiato il nostro impegno sul territorio. Ci hanno dato il disgiunto anche elettori che hanno votato Fontana, Movimento 5 stelle ed estrema sinistra"

CASALMAGGIORE – L’appoggio – al di là delle dichiarazioni di principio – non sembra esserci stato. Il ‘Civismo’ casalese è stato accolto in maniera ‘fredda’ dagli ‘alleati’ del PD. E’ presto per fare analisi, ma qualche piccolo riscontro già c’è, ancor prima di capire il peso delle preferenze. Alessandro Rosa, espressione del civismo Casalese, è fuori dai giochi. 613 voti a Casalmaggiore, contro gli oltre 4000 di Matteo Piloni. Che non incassa un gran ché nella bassa, ma ce la fa con i voti della sua terra.

Alessandro Rosa resta il casalasco più votato. Sarebbe servito un appoggio ben maggiore – e non solo del casalasco – per sperare in qualcosa in più. La Lista Gori presidente ha preso 864 voti, difficile capire quanti siano stati quelli ‘diretti’, di chi cioé ha votato Rosa, ma è presumibile che siano molti. Ci sarà tempo per l’analisi dei ‘voti disgiunti’. Sono un centinaio quelli annullati per un errore ‘marchiano’, l’indicazione del nome Rosa sotto il simbolo barrato del Pd, ma due conti li si possono fare. Il Pd, a Casalmaggiore ha preso 939 voti, che sommati a quelli presi dalla Lista Gori fanno 1803 voti. Di questi poco meno di 1/3 hanno espresso preferenza per Rosa che era l’unico candidato locale che – seppur civico – era nelle dichiarazioni il candidato che il territorio avrebbe dovuto appoggiare.

Non sarebbe bastato senza una spinta territoriale complessiva: quella che il cremasco – naturalmente con numeri diversi – è in grado di esprimere. Come detto, ci sarà tempo per approfondire.

Non sarebbe servito ugualmente, ma avrebbe testimoniato quanto meno un’unione che sembra non esserci stata. Ieri sera Alessandro Rosa ha rilasciato una dichiarazione. “In un contesto politico molto complicato, il sistema delle preferenze ha premiato il nostro impegno sul territorio. Ci hanno dato il disgiunto anche elettori che hanno votato Fontana, Movimento 5 stelle ed estrema sinistra e questo, io credo, sia l’importante conferma di un consenso trasversale. Inoltre, più di 100 mie preferenze sono andate perse perché moltissimi votanti hanno scritto il mio nome accanto ai simboli del PD”.

Al di là di questo, e senza (o quantomeno con una blanda) spinta dei partiti, il risultato resta comunque buono. Ma un confronto – basato sui numeri – andrà fatto.

Nazzareno Condina

 

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