Rosati (LeU) a Casalmaggiore: "Treni, un nuovo bando di gara. Trenord non all'altezza"
"La Regione ha deciso in questi anni di non decidere sulla ferrovia, prevedendo altri 315 km di strade e solo 12 km di rete ferroviaria. La vicenda di Pioltello ci dice una cosa, che la priorità deve essere assolutamente cambiata"
CASALMAGGIORE – Lavoro, infrastrutture, ticket sanitari. Ma anche la constatazione che per quanto riguarda la linea ferroviaria l’unica strada è indire una nuova gara per la gestione, perché Trenord non si è dimostrata all’altezza del servizio. Dopo Gori, Violi e Fontana, candidati alla presidenza di Regione Lombardia, oggi è stato il turno di Onorio Rosati, candidato alla guida della Regione per Liberi e uguali. Rosati si è intrattenuto lungamente su ponte Po, dove Cesare Vacchelli dei Comitati Ambientalisti ha spiegato tutte le vicissitudini dell’infrastruttura chiusa al traffico dal 7 settembre scorso.
“C’è l’esigenza di fare controlli molto accurati per quanto riguarda i ponti e gli attraversamenti sul Po – ha detto il candidato, che era in compagnia di Lapo Pasquetti e Fabrizio Aroldi – ma anche di tutta la regione e le province. Serve un controllo sistematico. C’è un problema di manutenzione ordinaria, un problema di manutenzione straordinaria ma noi pensiamo ci sia anche un problema di controllo del territorio. Per quanto riguarda Casalmaggiore bisogna spendere immediatamente le risorse destinate al fine e fare celermente la riparazione. Ma c’è il tema di che fare nei prossimi anni. Garantire il trasporto per quel che riguarda le merci, mentre noi pensiamo che tutto ciò che riguarda il pendolarismo debba essere affrontato con il potenziamento della rete ferroviaria”.
Rosati ha visitato la stazione di Casalmaggiore, dove ha incontrato il presidente del Comitato TrenoPonteTangenziale Paolo Antonini. “Come Liberi e Uguali – ha aggiunto – pensiamo che la priorità sia la lotta alle disuguaglianze. Dentro la crisi abbiamo avuto una parte limitata di lombardi che si è arricchita mentre registriamo un’enorme difficoltà di tante famiglie, anche di famiglie in cui le persone lavorano, che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Credo che una forza come la nostra si debba occupare di questo pezzo della società Lombarda attraverso una serie di azioni. Va riqualificato il lavoro, va reso più sicuro, ci devono essere salari dignitosi. Per fare questo bisogna ammodernare la struttura produttiva, bisogna investire in alcuni settori e pensiamo che la sicurezza del territorio sia un ambito fondamentale sul quale vale la pena investire per migliorare la qualità della vita delle persone”.
Poi si è passati alla Ferrovia: “E’ importante anche pensare ad investimenti sulla rete ferroviaria – ha aggiunto – qui siamo davanti ad una delle tante stazioni di regione lombardia non presidiate e spesso e volentieri sono su linee vetuste, perché in questi anni non ci sono stati investimenti di Regione Lombardia sulla ferrovia. La Regione ha deciso in questi anni di non decidere sulla ferrovia, prevedendo altri 315 km di strade e solo 12 km di rete ferroviaria. La vicenda di Pioltello ci dice una cosa, che la priorità deve essere assolutamente cambiata. Quindi bisogna potenziare le linee ferroviarie, bisogna avere un gestore che faccia della qualità del servizio il proprio punto di riferimento, e purtroppo in questi anni Trenord non ha sempre mostrato di essere all’altezza. Per noi è diventato di fondamentale importanza la messa a gara di questo servizio per quanto riguarda la gestione e per quanto riguarda Trenord la messa in discussione di una governance che oggi prevede il 50% di proprietà di FNM e l’altro 50% di RFI che ha dimostrato di non rendere la società efficente come sarebbe necessario. Abbiamo un enorme problema che riguarda il pendolarismo, che riguarda cittadini, lavoratori, studenti, e sono 700 mila tutti i giorni nella nostra regione. Il tema della mobilità è di fondamentale importanza e può essere anche un importante volano dal punto di vista occupazionale”.
Rosati ha parlato anche di fiscalità, chiedendo che per quanto riguarda i ticket si vada verso una progressività che consenta a chi ha di più di pagare di più e chi ha meno di non pagare affatto. Poi il tema del welfare: “Da troppi anni registriamo un numero sempre crescente di cittadini lombardi che non possono più curarsi, che non sono in grado di pagare le spese sanitarie”. Al termine del tour del casalasco tutto il gruppo si è spostato a Cremona.
Nazzareno Condina