Cronaca

Motrice surriscaldata, il treno si ferma tra Mezzani e il ponte: traffico ferroviario in tilt

Un'odissea senza fine, insomma, quella dei viaggiatori. L'ennesimo disservizio su una linea sciagurata. Monobinario, senza elettrificazione, con mezzi vetusti. Mezzi che si bloccano come è successo questa sera.

MEZZANI – 40 minuti bloccati tra la campagna e il buio. O scaricati in stazione a Casalmaggiore in attesa di un bus sostitutivo che, alle 21.15, non era ancora arrivato. Altri pendolari fermi sul treno successivo per Casalmaggiore alla stazione di Colorno.

Un principio d’incendio – così raccontano i testimoni – alla motrice del treno che avrebbe dovuto arrivare a Casalmaggiore prima delle 20 ha mandato in tilt l’intero traffico ferroviario della Parma Brescia. Il treno in questione si è fermato tra la stazione di Mezzani e il ponte in ferro. Qualcuno dei passeggeri a quel punto, e dopo qualche decina di minuti d’attesa, ha deciso di scendere e di percorrersi al buio il tratto, attraversando il ponte in ferro.

Alle 20.17 un pendolare avverte: “Sono sul treno bloccato appena prima del ponte di Mezzani – spiega – il treno ha inchiodato, principio d’incendio dai comandi, sembrerebbe anche trasmissione rotta visto che non va ne avanti ne indietro”

“Ci siamo fermati in mezzo al nulla – racconta una pendolare – senza sapere quando arrivare e come arrivare a destinazione perché la motrice del treno ha quasi preso fuoco. Adesso siamo a Casalmaggiore in attesa di un altro treno. E’ dalle 17 che sono in viaggio, speriamo di arrivare a casa”.

Il treno che aveva avuto problemi è stato poi agganciato e trainato sino a Casalmaggiore. “Dopo il disastro di Pioltello – ci dice un altro ragazzo – ci si aspettava che il servizio migliorasse, e invece è peggiorato. C’è qualcosa che non va”.

Sul treno anche un gruppo di 15enni del Colorno Calcio. Sono di Gussola, Casalmaggiore e Sabbioneta. Ai genitori in apprensione che li attendevano hanno spiegato che il treno era fermo, e che sarebbero arrivati in ritardo. Si fermano per una foto.

Nel frattempo un gruppo di viaggiatori che da Piadena si stava recando a Parma, in senso inverso sul 20356, è stato fatto scendere a Casalmaggiore. “A San Giovanni – racconta un’altra pendolare – abbiamo preso il treno delle 20.05 che era già in ritardo di 8 minuti e ci hanno fatto scendere a Casalmaggiore dicendoci che il treno che arrivava da Parma aveva avuto un problema. Ci hanno anche detto che sarebbe arrivato un pulmann, e questo succedeva alle 8.30. Qui sono le 21.10 e il pulmann ancora non si vede e adesso non sappiamo se riusciamo ad andare a casa. Avrei dovuto essere a Colorno alle 20.30”.

Un altro pendolare lavoratore attende è appena sceso a Casalmaggiore dal 20358. E’ un operaio, lavora tra Colorno e Parma, e risiede a Sabbioneta. “Siamo partiti da Parma – ci spiega – e poi ci siamo fermati 40 minuti a Colorno. Adesso sono qui”. Trenord dà 34 minuti di ritardo.

Un’odissea senza fine, insomma, quella dei viaggiatori. L’ennesimo disservizio su una linea sciagurata. Monobinario, senza elettrificazione, con mezzi vetusti. Mezzi che si bloccano come è successo questa sera. Senza un perché, se non quello dell’inadeguatezza di un servizio davvero lacunoso, indegno anche di essere chiamato tale.

Nazzareno Condina

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