Cronaca

Cappella, contro i ladri appello per sfruttare ancora di più il WhatsApp antifurto

I social, spesso sono ricettacoli di notizie false, di leoni da tastiere e di polemiche. Ma qualche volta hanno anche una certa utilità. E proprio via social è partita la campagna per pubblicizzare il gruppo di WhatsApp.

CAPPELLA (CASALMAGGIORE) – Gli spaventapasseri, che nella frazione casalese di Cappella sono una tradizione festeggiata ormai da quattro anni con un apposito evento a maggio, non bastano più. Figurati se i ladri si lasciano intimorire da questi fantocci! Scherzi a parte, la frazione di Casalmaggiore si organizza e segue una linea guida che si sta sempre più diffondendo, quella del “fai da te”. Non per la giustizia sommaria, sia chiaro, ma per una forma di collaborazione con le forze dell’ordine.

I social spesso sono ricettacoli di notizie false, di leoni da tastiera e di polemiche. Ma qualche volta hanno anche una certa utilità. E proprio via social è partita la campagna per pubblicizzare il gruppo di WhatsApp che intende coinvolgere sempre più utenti possibili residenti nella frazione di Cappella e nei paesi limitrofi. Lo scopo è sempre un po’ lo stesso: creare una rete di rapporti e una sorta di occhio del Grande Fratello, che possa segnalare in modo istantaneo movimenti sospetti ed eventuali presenze poco chiare o poco gradite.

A Cappella la recrudescenza del fenomeno dei furti in abitazione aveva raggiunto il picco nella scorsa estate, stagione in cui, tra vacanze e finestre aperte, i ladri hanno spesso vita più facile. Da lì la decisione di fondare il gruppo di WhatsApp antiladri, che per qualche mese ha dato risultati. Ora che però, solo per restare negli ultimi giorni, altri tre differenti furti in casa sono stati registrati, spesso con i residenti presenti nell’abitazione, ecco che sul social network per eccellenza, Facebook, è partita una campagna per portare nuovi residenti a iscriversi al gruppo WhatsApp e a farsi carico di segnalazioni utili.

Ad Agoiolo, altra frazione di Casalmaggiore, al quartiere casalese Fiammetta, ma anche nei comuni limitrofi, come ad esempio Martignana, questa soluzione ha portato a piccoli significativi risultati, specie in un rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine, ovviamente imprescindibili per l’intervento. La speranza è che pure a Cappella, senza sperare troppo negli spaventapasseri, il Grande Fratello virtuale porti se non altro qualche ostacolo in più ai topi d’appartamento.

Giovanni Gardani

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