Parco di via Corsica, assegnato il progetto per il secondo lotto dei lavori
L’intenzione è quella di rilanciare questa zona di Casalmaggiore, ad oggi poco frequentata e che nelle ultime settimane ha perso anche il presidio del bar, rimasto vuoto per il momento. La spesa si aggirerà attorno ai 40-50mila euro.
CASALMAGGIORE – Il parco delle poste, o parco di via Corsica, a Casalmaggiore si appresta a cambiare volto in via pressoché definitiva: se infatti nei mesi scorsi abbiamo assistito alle operazioni, decisamente più invasive ed evidenti, di abbattimento del teatro e di sistemazione della zona anteriore, rispetto all’ingresso, del parco, ecco che il comune prepara ora il terreno per portare avanti il secondo lotto.
La spesa? Sarà inferiore alla precedente e si aggirerà attorno ai 40-50mila euro. Non vi è, va detto, una cifra definitiva e precisa ma un budget di massima che l’amministrazione intende rispettare. Quel che però è certo, come emerge dalla determina numero 84 del 6 febbraio pubblicata all’albo pretorio nelle scorse ore, è che è stato assegnato all’architetto Paolo Strina dell’Atelier Strina di Rivarolo Mantovano il compito di stilare un progetto esecutivo che comprenda la zona del parco dell’area sedute e dell’area acque. In totale il comune per questo affidamento spenderà poco meno di 8.100 euro, dopo di che la spesa maggiore sarà per la realizzazione dei lavori.
L’intenzione è quella di rilanciare questa zona di Casalmaggiore, ad oggi poco frequentata e che nelle ultime settimane ha perso il presidio del bar, rimasto vuoto per il momento: in particolare verrà rifatta la zona giochi dove si trova la piccola collinetta del parco, così come si opererà sull’area sedute vicino alle cucine, non lontano da dove prima sorgeva il teatro abbattuto. Anche i vialetti di passaggio saranno sistemati, ma per il resto molto è ancora in fieri e, al di là delle indicazioni di massima, il resto è lasciato alla fantasia e soprattutto al buon senso dell’architetto che dovrà presentare, nelle prossime settimane (entro un mese e mezzo), il progetto esecutivo.
Con l’abbattimento del teatro il comune ha chiuso una questione che rischiava di trascinarsi a livello di giurisprudenza per diversi anni: la struttura infatti, costruita nel corso delle amministrazioni precedenti, sorgeva a una distanza troppo breve dalle case confinanti e il comune aveva già perso in primo grado di giudizio. Poi, dopo il ricorso, l’iter in tribunale si era fermato per la proposta dell’attuale amministrazione che aveva portato all’abbattimento del teatro e a una revisione complessiva del parco. Che presto, dunque, cambierà volto con il secondo lotto dei lavori.
Giovanni Gardani