Cronaca

Derovere affida al Politecnico di Milano uno studio per la valorizzazione del territorio

L’obiettivo dell'iniziativa di Comune e Parrocchia è individuare nuovi scenari per il territorio partendo dalle sue potenzialità, in primis l’essere attraversato dall’antica Via Postumia. Previsti incontri con cittadini, con enti pubblici e privati per raccogliere le loro esigenze.

DEROVERE _  “Call for ideas per la definizione di scenari trasformativi della Pieve e del suo paesaggio”. Questo il titolo della ricerca promossa dal Comune di Derovere e dalla Parrocchia di San Giorgio Martire e affidata al prof. Vincenzo Emilio Zucchi responsabile dell’unità di ricerca del Laboratorio Ambiente e Residenze Sostenibili (LARS) del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. E’ partito così il progetto per l’individuazione di idee e soluzioni per la valorizzazione del territorio comunale. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco Massimo Suardi e dal parroco di Derovere don Umberto Zanaboni (vedi foto sotto) L’obiettivo è individuare per questo territorio rurale oggi molto fragile dei nuovi scenari partendo dalle sue potenzialità, in primis l’essere attraversato dall’antica Via Postumia. Previsti incontri con cittadini e con attori pubblici e privati per raccogliere le loro esigenze. . Derovere è il più piccolo comune cremonese per numero di abitanti (ne conta 296 al 31-12-2017) e come altri borghi della pianura lombarda vive una situazione di fragilità socio-economica con conseguente spopolamento e abbandono delle cascine agricole. Tuttavia questo territorio rurale, situato lontano dalle principali direttrici di comunicazione e privo di un polo industriale, presenta delle potenzialità rappresentate dalla sua ricchezza storica, architettonica e ambientale, in primis l’essere attraversato dall’anticaVia Postumia, l’asse viario romano che da Genova correva fino ad Aquileia.Inoltre anche altri segni del suo passato sono ancor oggi facilmente visibili come i reticoli irrigui, i filari, il santuario di Ca’ de’ Cervi (o Pieve), le cascine, le tracce del castello, le architetture minori fino ad arrivare agli aspetti immateriali della vita quotidiana di questa piccola comunità rurale. L’obiettivo della ricerca è proprio questo: partire dalle potenzialità contenute nel territorio al fine di trovare nuovi scenari trasformativi per una (ri)generazione del paesaggio e dei suoi luoghi. Nel concreto nei prossimi mesi il prof. Zucchi e il suo staff si occuperanno dell’analisi storica, sociale ed economica del territorio sia con lo studio e la catalogazione del materiale presente nei vari archivi storici e parrocchiali sia con l’ascolto dei cittadini e degli attori pubblici e privati per raccogliere le loro reali esigenze e le loro idee e indirizzi di trasformazione del territorio. Dopo questa fase di raccolta, ascolto e condivisione allargata all’intero territorio e ai diversi gruppi (giovani, anziani, imprenditori, agricoltori, operatori sociali, amministratori…) verrà redatto un documento di indirizzo da sottoporre a tutte le università di architettura italiane ed estere che parteciperanno al workshop nazionale previsto per luglio 2019 e che dovrebbe tenersi proprio a Derovere. Sarà questo il momento in cui saranno concretamente elaborati progetti per una trasformazione innovativa e virtuosa della pieve (o santuario), dei borghi e del paesaggio agricolo circostante, nell’ottica di una nuova visione del territorio rurale di Derovere che sia da modello per altre realtà della nostra Pianura Padana.

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