Cultura

Mantova, all'Outlet Village gli scatti dei divi del cinema di Brian Hamill

Prima volta in Italia: personale di Brian Hamill, fotoreporter e fotografo di scena, che dagli anni ’70 ha lavorato sul set di oltre settantacinque film, di cui ventisei solo di Woody Allen

MANTOVA – Inaugurerà domenica 18 febbraio, al Mantova Outlet Village in via Marco Biagi a Bagnolo San Vito a Mantova, la mostra fotografica “I love New York: fotografie di Brian Hamill – Woody Allen, Robert De Niro e le icone del cinema”, una personale di Brian Hamill, fotoreporter e fotografo di scena, che dagli anni ’70 ha lavorato sul set di oltre settantacinque film, di cui ventisei solo di Woody Allen.

La mostra ad ingresso gratuito, è composta da 60 scatti e presenta, per la prima volta in Italia, immagini tratte dai set di film come “Il migliore”, “Big”, “Una moglie”, “Pallottole su Broadway”, “Stardust Memories”, “Sabrina”, “Il pasto nudo”, “La rosa purpurea del Cairo”, “La conversazione”, “Stato di grazia” ed “American Buffalo”. Dopo il successo di una prima retrospettiva svoltasi nel 2017 presso la galleria bolognese ONO arte, infatti, si è voluto allargare lo sguardo ad una più ampia produzione cinematografica, non solo quella di Allen, per offrirne una più completa lettura attraverso le testimonianze di uno dei suoi più prolifici reporter.

L’esposizione, organizzata grazie alla collaborazione tra Mantova Outlet Village e ONO arte contemporanea, rimarrà aperta al pubblico fino al 22 aprile e verrà presentata al pubblico, domenica 18 febbraio, alle ore 16.30, da Daniela Sogliani, storica dell’arte.

La prima volta che Hamill incontra Allen è sul set di “Io e Annie”, il film che consacrò Allen tra i più grandi registi americani, vincendo ben quattro Premi Oscar. La pellicola segna una svolta fondamentale nel percorso artistico di Allen che nel film ha saputo raccontare il sentimento dell’amore e le sue contraddizioni come nessun altro era riuscito a fare prima di allora, non solo con sincerità e profondità, ma anche con ironia, caratteristiche che, da lì in poi, sarebbero diventate marchi di fabbrica del cinema di Woody Allen. Hamill non aveva mai visto uno dei film di Allen, ma presto capisce che l’immagine pubblica un po’ nevrotica e intellettuale che il regista e attore mette in scena, non è altro che quella di un personaggio di finzione, e da proprio da lì comincia un’amicizia che dura ancora oggi. Altrettanto presto il fotografo imparerà che Allen è un uomo di poche parole e di pochi complimenti, che non interagisce molto con i suoi attori e che, al più canonico “cut” alla fine di una scena, sostituisce un laconico “okay”.

Hamill ha seguito Allen lavorando a lungometraggi come “Io e Annie”, “Manhattan”, “Zelig” e molti altri, immortalando il making of di film che sono diventati pietre miliari del cinema contemporaneo. Sarà l’esperienza di fotoreporter a segnare il lavoro di Hamill sulla scena, ricco di attimi rubati più che documentati, e a cementare così la collaborazione con il regista. Il rapporto tra i due però prosegue anche dietro le scene ed Hamill ci regala scatti privati di Allen ritratto nel suo salotto in momenti di vita quotidiana, o ancora nel suo studio mentre analizza le pellicole appena girate. Di lui Allen dice: “He’s got eyes in the back of his head. He knows what shots are important and he gets them, plus he’s got soul. He can compose, he can light, and he’s to the point.”

Partendo dal cinema di Allen (che dal 14 dicembre è nelle sale cinematografiche con il suo ultimo capolavoro “La Ruota delle Meraviglie”), la mostra racconta, attraverso le foto di Hamill, la cultura newyorkese, e di conseguenza quella americana, a cavallo degli anni ’60 e ’80, un mondo di attori, musicisti e sportivi che hanno fatto innamorare di New York persone di tutto il mondo.

Hamill non solo è riuscito a catturare lo spirito della città filtrato dal lavoro del regista, ma è stato anche protagonista della cosiddetta scena newyorkese ritraendo, con uno stile unico che non poteva non prescindere anche da un approccio personale e umano, i personaggi straordinari che hanno arricchito la città nel corso della seconda metà del XX secolo: Maryl Streep, John Lennon, Francis Ford Coppola, Brad Pitt, Johnny Depp, Robert Downey Jr, Mohammed Ali e ovviamente Robert De Niro – un altro New York addicted – sul set di “Toro Scatenato”.

De Niro è considerato uno dei più importanti attori americani non solo per il numero di film nei quali ha recitato, e che gli hanno fruttato 2 premi Oscar, ma soprattutto per la qualità delle sue interpretazioni e dei suoi personaggi che l’attore ha sempre preparato in modo maniacale. Straordinari anche i registi coi quali ha lavorato, primo tra tutti l’amico Martin Scorsese con il quale ha recitato in 8 pellicole. Tra le sue interpretazioni più memorabili sicuramente Travis Bickle, lo psicopatico reduce del Vietnam in “Taxi Driver”, Don Vito Corleone ne “Il Padrino”, e ovviamente Jack La Motte in “Toro scatenato”, immortalato da Hamill in immagini diventate ormai iconiche ed esposte in occasione di questa mostra al Mantova Outlet Village.

“In continuità con le mostre fotografiche di grande successo dedicate alla pittura, alla musica e alla street art con questa esposizione vogliamo celebrare il grande cinema d’autore” – dichiara Sara Sirocchi, Marketing Manager ed organizzatrice dell’evento. “Allen ci è sembrato il protagonista ideale, il suo umorismo è qualcosa di inimitabile. Fa sorridere in modo intelligente, ma anche ridere di pancia. E’ un gioco fulmineo di parole e idee, venato di autoironia, disincanto, cinismo, dissacrazione, ama giocare con i paradossi, ma fa sempre riflettere. Soprattutto è un umorismo sincero in cui non si percepisce la menzogna, e non si avverte l’artifizio. Le foto sono davvero tutte affascinanti e il contesto storico-artistico dell’epoca che si respira è stupendamente glamour”.

“Il lavoro di ONO è sempre stato quello di raccontare, attraverso la fotografia, storie che abbiano influito profondamente nel tessuto culturale e sociale dagli anni ‘30 del XX secolo ai giorni nostri. Fin dalla nostra prima collaborazione con MOMI ci è sembrata subito una straordinaria possibilità quella di poter catturare l’attenzione di un pubblico molto ampio per raccontare queste stesse storie, magari già in parte conosciute, con un nuovo taglio e con una particolare attenzione a trovare glii elementi che le hanno reso eterne e un simbolo della cultura contemporanea. La mostra di Brian Hamill è forse uno degli esempi più lampanti di questa collaborazione.”, ha aggiunto Maurizio Guidoni di ONO Arte.

Mantova Outlet Village, inaugurato nel 2003, attualmente conta oltre 110 punti vendita dei brand di moda più famosi. Di proprietà del Gruppo Blackstone e gestito da Multi Outlet Management Italy Srl, rappresenta insieme a Franciacorta, Valdichiana, Palmanova e Molfetta Outlet Village, uno dei principali Network italiani del settore. È meta ambita di un importante numero di visitatori (3.000.000/anno) e turisti – vista la vicinanza con il Lago di Garda e la città di Verona, oltre che al posizionamento strategico sull’A22, uscita di Mantova Sud.

L’Outlet, che nasce per essere una realtà commerciale, si caratterizza ed è noto sul mercato, come struttura promotrice e attiva nell’organizzare al suo interno grandi eventi di carattere artistico (mostre d’arte), culturale (rassegne cinematografiche e incontri letterari con autori di spicco), musicale (grandi concerti, opere liriche, circo contemporaneo) e molti altri. L’influenza e la collaborazione con la città di Mantova, famosa per i grandi Festival, oltre che per il patrimonio culturale (nel 2016 ha ricevuto la nomina di Capitale Italiana della Cultura) hanno sicuramente promosso lo sviluppo di queste caratteristiche da parte dell’Outlet.

DOVE:
Mantova Outlet Village
Via Marco Biagi
Bagnolo San Vito (MN)
Per info e orari: 0376/25041
info@mantovaoutlet.it
http://www.mantovaoutlet.it” www.mantovaoutlet.it

PRESS OFFICE: Cristina Mignoli – 334.6048278

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