Cultura

"La libertà della luna", al Teatro di Sabbioneta il film felliniano "di casa nostra" di Scillitani

Lo spirito del film, dunque, e? quello di raccogliere storie di persone non comuni, che vivono in modo originale, fuori dagli schemi. Sono poeti, artisti, collezionisti, persone semplici, che spesso ignoriamo.

SABBIONETA – Verra? presentato sabato 3 febbraio alle ore 21 al Teatro di Sabbioneta, il nuovo film di Alessandro Scillitani, “La liberta? della Luna”, un racconto scaturito da anni di viaggi alla ricerca di storie, iniziata insieme al fotografo Paolo Simonazzi e poi proseguita con l’ausilio di Guido Rumiz.

Nel film e? raccolta anche la testimonianza di Michelangelo Moretti, noto come il Conte di Sabbioneta, il nobile antiquario e appassionato d’arte, punto di riferimento cittadino e fondamentale personaggio all’interno dell’opera. Il progetto e? stato sostenuto da un crowdfunding, che ha visto il sostegno del Teatro dell’Orsa, di Donna Gnora e Associazione Humus. “Quello che tendiamo a fare e? dare credito a chi e? gia? noto – dice il regista Alessandro Scillitani – attraversiamo vie sicure, consuete, eppure basterebbe girare l’angolo, dietro casa, e mettersi in ascolto, per trovare meraviglie”. ?Lo spirito del film, dunque, e? quello di raccogliere storie di persone non comuni, che vivono in modo originale, fuori dagli schemi. Sono poeti, artisti, collezionisti, persone semplici, che spesso ignoriamo. Sono portatori di racconti straordinari, lontani eppure vicinissimi, perche? la luna, volendo, possiamo raccoglierla specchiata in un bicchiere.? Raccontava Tonino Guerra che il grande Maestro Federico Fellini gli aveva insegnato ad amare questo tipo di persone, portatrici di una saggezza straordinaria.

Ricorda di una vecchia che la sera stava seduta davanti alla finestra ad aspettare che passasse la luna piena, per applaudire al suo arrivo.?Le storie sono state raccolte in varie parti della penisola, con una particolare attenzione al territorio emiliano e alle terre basse intorno al Grande Fiume.?Ma nella costruzione del film, le distanze geografiche sono state eliminate, costruendo un montaggio alternato in cui si viene a costituire una sorta di comunita? immaginaria, una specie di luogo magico, in cui sia possibile gioire e godere di una vita unica e inimitabile.?Il film e? una festa, in cui i protagonisti si incontrano e brindano alla luna.

Conosceremo Chiara Vigo, maestro del bisso, che custodisce memorie antichissime e millenarie, consacrando il mare alla luna. Oppure Gloria, che canta storie poetiche fatte di animali immaginari che pero? diventano abitanti reali, solo a sentirla parlare. O Ilaria che racconta di come sia possibile catturare la luna. O anche Alberta Baglione, che la luna l’ha catturata nei suoi quadri. E poi Lopez con le sue creazioni oniriche, Lilluccio che ha portato i suoi sogni e le sue fantasie nelle pareti e nell’arredo della sua casa. E il Conte Michelangelo Moretti con le sue vulcaniche storie, la saggezza di Armando Checchi con il suo rifugio degli artisti, i racconti e le poesie di Donato Laborante, il mondo blu del Principe di Carzaghetto.
Scillitani presentera? personalmente, l’opera raccontando l’ideazione e la realizzazione del film. In sala saranno inoltre presenti alcuni dei protagonisti.

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