Cronaca

Marconi, genitore risponde alla Dall'Asta: "Sarebbe bastato un sms a tutti"

"La tutela della privacy di mio figlio, va ben oltre le sue assurde congetture e non devo certo a lei spiegazioni della mia scelta, se non quelle che le ho appena dato"

CASALMAGGIORE – I genitori avrebbero dovuto essere informati per mezzo della tecnologia, che lo consente. Risponde il genitore che aveva segnalato il – a suo modo di vedere – ‘difetto’ di comunicazione relativo alla rottura dell’impianto di riscaldamento della scuola materna Marconi, alla dirigente scolastica Cinzia Dall’Asta. Ribadendo quanto già detto nella prima lettera, e segnalando che nella sua missiva non vi era alcuna insinuazione.

“Ringraziando per la solerte risposta – scrive il genitore – che già la sera stessa della pubblicazione sul sito ho avuto modo di leggere prima ancora che tra le righe della tesata giornalistica alla mia lettera di qualche giorno fa tengo a farle presente alcune considerazioni, partendo dal presupposto che lei sa esattamente chi è l’interlocutore col quale si sta confrontando rispondo ai quesiti che lei mi ha posto.

Innanzitutto vorrei farle presente che se mi sono rivolto alla stampa è perché ritengo, come per altro mi sembra di aver ben spiegato nella mia precedente comunicazione che le parti coinvolte fossero due: la dirigenza scolastica, e il Comune di Casalmaggiore che per altro non si è sbilanciato in nessun tipo di considerazione benché chiamato in causa ed era pertanto molto più diretto porre la questione in questo modo raggiungendo le parti interessate.

Inutile dilungarmi nuovamente a spiegare cosa secondo me sarebbe stato opportuno fare (sms da parte della dirigenza o del Comune che possiede certamente il database dei bambini che usufruiscono del servizio mensa).

In secondo luogo vorrei soffermarmi sulle presunte mie insinuazioni che per altro in nessuna parte della mia lettera sono presenti a ritorsioni o cose del genere nei confronti di mio figlio che lei con tanta animosità cita nella sua risposta. Le garantisco che se solo avessi il sospetto di situazioni del genere mio figlio già da un pezzo non frequenterebbe la scuola e men che meno mi sarei sognato di fare proseguire il percorso scolastico alla scuola primaria presso il vostro istituto.

La tutela della privacy di mio figlio, va ben oltre le sue assurde congetture e non devo certo a lei spiegazioni della mia scelta, se non quelle che le ho appena dato.

Credo che nel nostro precedente incontro dello scorso anno abbia capito che aldilà della mia senz’altro forte vena polemica, c’è tutto l’intento di voler migliorare le cose e di essere propositivo, da parte mia vi è schiettezza e onestà intellettuale perciò dico ciò che penso e non ho bisogno di ricorrere a insinuazioni.

Semmai, e qui le anticipo la mia disponibilità a chiarire personalmente, le insinuazioni o le allusioni sono arrivate da chi il giorno del guasto quando sono venuto a prendere mio figlio a scuola ha risposto con parole sibilline alla mia domanda del perché non ci fosse stata data nessuna informazione del problema

Voglio anche precisare questa volta pubblicamente, che per quanto mi riguarda, da parte mia c’è l’assoluta stima e fiducia nell’operato dei docenti e nella dirigenza, ma è innegabile che qualche problema di comunicazione sussiste dal momento che comunque diversi genitori non sono stati informati del guasto nella giornata del 22 gennaio, solo nel pomeriggio è arrivato il comunicato sul sito dell’istituto della chiusura della scuola per il giorno seguente.

Persisto nel ribadire (sulla linea di quanto già le dissi in passato) che sarebbe opportuno valutare di adottare qualche altro sistema di comunicazione più diretto, soprattutto per situazioni straordinarie come quella dei giorni scorsi, che vada oltre l’ufficialità del sito ma che consenta di arrivare più direttamente ai genitori così da essere tutelati meglio tutti dal momento che lei per prima l’anno scorso ha sottolineato come i momenti ingresso-uscita dei bambini siano i più caotici e i meno opportuni alla comunicazione scuola-famiglia”.

redazione@oglioponews.it

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