Asola, Acquanegra e Canneto: ultima chiamata per l'accordo sulla Polizia Locale
Nella conferenza di lunedì 29 gennaio il comune capofila e gli altri, ha proposto a Canneto (che ha votato in consiglio l'uscita dall'attuale convenzione) un nuovo schema di accorso. Se non passerà in Consiglio i cannetesi dovranno trovare un'alternativa
ASOLA/ACQUANEGRA/CANNETO – Una conferenza dei sindaci sulla Polizia Locale non proprio serena quella tenutasi in settimana tra gli amministratori di Asola, Acquanegra sul Chiese, Canneto sull’Oglio, Gazoldo, Mariana e Piubega. L’accordo che andava riformulato dopo l’uscita “forzata” di Canneto e il malcontento di Acquanegra, mette infatti in gioco alcuni equilibri politici già fragili. A Canneto, come già successo per la convenzione sul segretario comunale, che aveva sempre Asola capofila, anche quella per la Polizia Locale può essere crocevia fondamentale per l’amministrazione Zecchina prima di discutere il bilancio. Dopo che l’ultimo consiglio ha votato il recesso dall’attuale convenzione, ora i cannetesi hanno sei mesi per trovare un nuovo accordo. Ancora con Asola & c. oppure con altri (sondata l’ipotesi Piadena). Lunedì in conferenza sarebbe già stato presentato un nuovo schema di convenzione che ora Canneto dovrà discutere in Consiglio. Una proposta che dovrà convincere non solo le minoranze, che avevano lamentato la “latitanza” della Polizia Locale e servizi erogati non ben definiti a fronte di costi certi, ma soprattutto i tre consiglieri di maggioranza che hanno votato per l’uscita dall’accordo. Tra questi c’è l’ex sindaco Cervi che aveva sollevato la questione scout speed. “Agli altri sindaci ho riferito le decisioni adottate nel recente Consiglio – dichiara il sindaco cannetese Raffaella Zecchina – . Ritengo doveroso illustrare e discutere con i consiglieri di maggioranza quanto emerso lunedì. Quindi per dichiarazioni o comunicati ci diamo appuntamento a dopo quell’incontro”. In questi frangenti poca voglia di parlare anche ad Asola, già “risucchiata” nelle polemiche cannetesi sulla vicenda del segretario comunale. In attesa che venga allora convocato il Consiglio, resta la questione della lettera spedita dal primo cittadino ai consiglieri protagonisti del “ribaltone” e alla quale il leghista Ficicchia ha risposto con un invito a dimettersi. “Ai consiglieri ho scritto con il semplice e trasparente scopo di ottenere suggerimenti per un confronto costruttivo in conferenza dei sindaci – chiarisce a tal proposito Raffaella Zecchina -. Non c’era e non c’è assolutamente nessun altro fine che avere indicazioni e temi specifici e diretti da condividere con gli altri sindaci. Mi rincresce che in alcuni casi sia stata data un’interpretazione diversa e lontana dai miei propositi”
MLR