Gonzaga attore per "Solchi Sperimentali": il film di Cresti e Paladino visto in biblioteca
Gonzaga in sede di presentazione, alla presenza anche dell’assessore alla Cultura Pamela Carena e del direttore artistico del Teatro Comunale Giuseppe Romanetti, ha spiegato: “Il film è un atto d’amore per la musica”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Il film è uscito lo scorso anno, ma sin dall’inizio dell’avventura vi era una promessa da mantenere: portarlo anche a Casalmaggiore per una visione al pubblico. Il motivo? Tra gli attori di “Solchi Sperimentali Italia – The Movie” del regista Francesco Paolo Paladino e opera di Antonello Cresti, che ha ricavato la pellicola da una delle sue ricerche divenute libro e tra i best seller del settore, vi è anche Davide Gonzaga.
Residente a Casalmaggiore, Gonzaga è molto conosciuto pure a Cremona, dato che è stato (e sarà in futuro) professore al Liceo Aselli. In questi mesi Davide lavora invece come professore al Polo Romani di Casalmaggiore. Nel film però interpreta un ruolo molto particolare, quello del boia, o del sicario mandato dal sistema che combatte la musica sperimentale e la sua genialità e chiunque provi a sostenerla, per dare voce soltanto a una società catechizzata a dovere e incapace di pensare con la propria testa.
Il film, presentato a Casalmaggiore in una versione leggermente ridotta in biblioteca Mortara alle ore 21 di giovedì, è dunque un’allegoria dove Antonello Cresti, toscano e amante della musica sperimentale e infatti già autore di volumi dedicati alla stessa nella sua dimensione internazionale e non solo italiana, interpreta se stesso, perseguitato, come detto, dal sistema, e per questo rapito. Segue una serie di peripezie con un messaggio ben chiaro, come Gonzaga in sede di presentazione, alla presenza tra gli altri dell’assessore alla Cultura Pamela Carena e del direttore artistico del Teatro Comunale Giuseppe Romanetti, ha spiegato: “Il film è un atto d’amore per la musica”.
Una pellicola su 50 anni di avanguardia musicale tricolore, contenuta allegoricamente in un vasetto verde e dalla quale vengono tratti i brani della colonna sonora che accompagna l’intero film, l’ha invece definito il regista Paladino, mentre va registrata la grande soddisfazione di Cresti che ha parlato di obiettivo centrato al 150%. Non mancavano altri attori che hanno preso parte alla produzione del film, per il quale peraltro giusto un anno fa alcune scene sono state girate nel territorio cremonese, parmense e piacentino.
Giovanni Gardani