Cronaca

Il nuovo PalaFarina sarà così: ecco i render della struttura pronta a gennaio 2019

Le gru sono attive nel piazzale del PalaFarina dallo scorso 8 gennaio: ricordiamo che il progetto è dello studio Polaris di Mantova per un costo complessivo di 2 milioni e 745mila euro. FOTOGALLERY

VIADANA – Un palazzetto ristrutturato, ma forse è meglio dire un palazzetto nuovo: il comune di Viadana ha reso noti venerdì mattina, poco dopo mezzogiorno, i render del PalaFarina, ossia i disegni grafici di come diverrà, nei prossimi mesi, il palazzetto dello sport di Viadana, crollato in parte nel febbraio 2015 e per la cui ristrutturazione sono partiti pochi giorni fa i lavori.

I vari disegni presentati sono molto articolati e presentano sia l’aspetto esterno che il PalaFarina avrà quando sarà finalmente agibile, sia quello interno: la capienza non cambierà rispetto al passato, rispetto cioè agli anni in cui il palazzetto di Viadana, oltre alle scuole e alle società sportive viadanesi, arrivò a ospitare anche la Pomì Casalmaggiore nel suo primo anno e mezzo di A1, prima del trasferimento al PalaRadi di Cremona. L’iter dei lavori che riporteranno il PalaFarina a nuova vita prevede da cronoprogramma la consegna del palazzetto rinnovato entro gennaio 2019: il raggruppamento temporaneo di impresa formato da due società veronesi, la Tieni Costruzioni 1836 e la Camero Ferramenta e Siderurgici, unico a presentarsi alla gara con una offerta, ha infatti presentato come aspetto migliorativo la possibilità di chiudere i lavori in anticipo rispetto ai 15 mesi inizialmente preventivati.

Le gru sono attive nel piazzale del PalaFarina dallo scorso 8 gennaio: ricordiamo che il progetto è dello studio Polaris di Mantova per un costo complessivo di 2 milioni e 745mila euro. La spesa nel dettaglio è di 1 milione e 900mila euro per i lavori, di 105mila euro per gli oneri della sicurezza, di 200mila euro per l’Iva, senza dimenticare i successivi costi di collaudo. La struttura, una volta completata, sarà in classe 4 a livello sismico e dunque sarà utilizzabile anche per la Protezione Civile e come punto di ritrovo e riferimento per tutto il comprensorio Oglio Po.

Giovanni Gardani

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