Cronaca

Lions Club Casalmaggiore: serata sul terrorismo con Stefano Scaini

Nella conviviale tenutasi al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio affrontato il delicato tema della "Evoluzione strategica e tattica della minaccia terroristica odierna".

SOLAROLO RAINERIO – Durante la conviviale di venerdì 19 gennaio presso il ristorante La Clochette, il Lions Club Casalmaggiore, presieduto dall’avv. Carlo Pellegri, ha ospitato un prestigioso relatore. Si tratta di Stefano Scaini esperto di materiali esplodenti e docente presso Università ed Istituzioni internazionali. Scaini ha tenuto una relazione, dal titolo “Evoluzione strategica e tattica della minaccia terroristica odierna”. La serata ha visto la partecipazione di circa trenta persone (tra cui due ufficiali dei Carabinieri, il Cap. Gabriele Schiaffini, Comandante della Stazione di Viadana, e il Cap. Tedros Christian Comitti Berè, Comandante della Compagnia di Verolanuova), che hanno apprezzato la conferenza sul terrorismo e sulle implicazioni sociali e politiche che ne derivano. In particolare, Scaini ha evidenziato come il crollo del muro di Berlino abbia influito sulle dinamiche ideologiche e sulle stesse strutture organizzative degli affiliati ai vari gruppi terroristi, soffermandosi sul fatto che in internet sono presenti vere e proprie riviste finalizzate all’indottrinamento delle nuove generazioni, e sul pericolo del reclutamento di aspiranti terroristi nelle prigioni occidentali. Non sono mancati dettagli particolari, soprattutto sulla facilità di reperimento di materiali comunemente usati anche per l’igiene domestica o per l’agricoltura, come l’ammoniaca o i concimi chimici, utilizzati per la fabbricazione di ordigni esplosivi, prodotti cd. dual-use, dal “doppio uso”. Scaini si è soffermato sulla definizione di terrorismo, sulle sfumature delle diverse organizzazioni eversive e sull’importanza di un uso corretto dei termini quali, lotta armata, anarchismo, eversione, spesso e volentieri considerati sinonimi di terrorismo ma che andrebbero distinti onde evitare facili semplificazioni. Il difficile rapporto all’interno del mondo islamico tra sunnismo e sciismo, la questione mediorientale, gli interessi economici e geopolitici delle varie potenze globali, sono stati ulteriori momenti di riflessione: un risiko che rischia di mettere ancora di più in bilico il delicato equilibrio mondiale dopo il crollo del comunismo e la fine del dualismo USA-URSS. Ha suscitato particolare interesse il principio della taqqiyya, ossia dissimulazione, mutuato dagli sciiti (per i quali negare l’appartenenza allo sciismo è una questione di salvezza della propria vita nei paesi a maggioranza sunnita) e che è diventato oramai uno strumento adoperato dagli stessi sunniti per potersi conformare allo stile di vita occidentale, adottandone i costumi molto liberi, onde evitare il riconoscimento per poter agire indisturbati e portare a termine le missioni terroristiche. La relazione si è conclusa con un dibattito tra i presenti e il relatore, che ha risposto in maniera esaustiva alle domande dei partecipanti, dando appuntamento a una futura serata conviviale per un eventuale approfondimento delle cause politiche e ideologiche del terrorismo.

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