Gussola, un solo medico condotto. Cresce malumore in paese: contattata l'Ats
Il sindaco Stefano Belli Franzini ha parlato con Ats: "Stiamo facendo pressione per risolvere la situazione. Abbiamo fatto presente in particolare il disagio per le persone anziane".
GUSSOLA – Dal primo gennaio scorso è rimasto un solo medico condotto in paese, e il malumore è palpabile. Solo alcuni anni fa i gussolesi potevano scegliere tra 4 medici che esercitavano la loro professione in paese, oggi non esiste più possibilità di scelta, a meno che non si decida di “emigrare” in paesi limitrofi. Una situazione che Gussola non accetta di buon grado. Non solo perché in genere in tutti i paesi vicini esiste possibilità di scelta, ma perché per dimensioni della comunità (circa 2.700 abitanti) sembrerebbe logica la presenza di almeno un altro professionista.
Dal primo gennaio dunque è rimasto il solo dottor Marco Martelli, che riceve nel suo ambulatorio privato. L’ambulatorio di proprietà comunale, situato a metà di via XX Settembre, è invece rimasto disoccupato. Fino a un paio di anni fa era presente il dottor Barili, poi sostituito per motivi personali dal dottor Mariotti, pur restando titolare. Quest’ultimo però a fine dicembre ha preferito accettare la destinazione di Solarolo Rainerio, dove è titolare dell’incarico. Alcuni suoi pazienti hanno deciso di seguirlo nel paese limitrofo, ma la distanza di 8 chilometri rende disagevole lo spostamento per gli anziani, e in genere per chi non ha a disposizione un’auto.
In questi casi si muove il Comune con una richiesta all’Ats, che dopo concorso e valutate le richieste decide se assegnare un professionista. Abbiamo dunque sentito il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini: «La richiesta all’Ats la abbiamo inviata. A lunedì scorso, sono rimasti 86 i pazienti ancora senza medico, ma va considerato un numero di persone che in ogni caso decide di non affidarsi ad alcun medico. Gli altri hanno trovato una soluzione». Chi ha seguito il dottor Barili a Solarolo ha dovuto fare il cambio di medico in quanto prima era sostituto del titolare.
Sarà pur vero che sono “solo” 86 coloro che non hanno un medico di famiglia, ma va considerato il numero di coloro che ha fatto una scelta considerandola momentanea, pur di non rimanere senza assistenza. «Certo, questo è comprensibile, infatti stiamo facendo pressione per risolvere la situazione. Abbiamo fatto presente in particolare il disagio per le persone anziane».
V.R.