Viadana, Cavatorta guarda a priorità: "PalaFarina, sociale, asfalti e nuova caserma VVFF"
Il sindaco viadanese detta l'agenda per l'anno appena cominciato. "E già abbiamo fatto più di quanto pensassi: tutto ciò è stato possibile grazie a una nuova e rinnovata, dopo anni di litigiosità, stabilità politica locale che si è tramutata in un equilibrio e che ha permesso di arrivare ai traguardi raggiunti e di impostarne di nuovi".
VIADANA – Il bilancio del 2017 e gli auspici per il 2018. Giovanni Cavatorta, sindaco di Viadana, non si sottrae alla visione “a specchio” che caratterizza questo periodo dell’anno anche dal punto di vista amministrativo. “Se il 2017 è stato quello della normalizzazione della nostra attività di governo – spiega Cavatorta – il 2018 nei miei auspici vorrebbe essere l’anno del raggiungimento della normalità e della buona amministrazione e governo. Infatti mi ero dato la prima metà mandato per sistemare le tante pendenze e le questioni del passato o almeno affrontarle e quindi impostare le grandi progettualità, rinnovare i servizi pubblici in scadenza, riorganizzare e riavviare la macchina (2015/16) e tendere a regolarizzare l’azione amministrativa (2017). Tante cose abbiamo già fatto e sono sotto gli occhi di tutti, non sto a ripetermi. Nella mia visione e intenzione il 2018 sarà un esercizio ponte tra la prima metà e la seconda metà del mandato: un anno che dopo il rodaggio farà viaggiare spedito l’ente”.
“Già nel 2017 abbiamo approvato il bilancio di previsione ai primi di febbraio – spiega Cavatorta – ed erano almeno 7-8 esercizi che non succedeva così presto, ma intendiamo fare altrettanto nel 2018. Sarà l’anno dell’avvio della ristrutturazione del palazzetto, opera specchio, rappresentativa di questo mandato, dell’inizio della revisione del piano di governo del territorio che dovrà ridefinire l’urbanistica e l’impostazione del territorio, all’insegna dell’inversione di tendenza rispetto al passato, della riqualificazione dell’esistente, del ritorno delle destinazioni agricole piuttosto che residenziali o produttive. Sarà l’anno in cui cercheremo di rafforzare il nostro impegno nel campo sociale, che tante risorse richiede al bilancio comunale, all’insegna di nuove prospettive organizzative. L’anno in cui si cominceranno a vedere i frutti più concreti dei servizi pubblici che abbiamo rinnovato: gli sconti sulle bollette rifiuti, le lampade a led che stanno già cominciando a sostituire, il sistema fognario nelle frazioni oggi carenti”.
“Sarà l’anno ponte – aggiunge Cavatorta – in cui ci concentreremo sulla progettazione della caserma dei Vigili del fuoco che servirà per uscire dalla cronica provvisorietà dell’attuale stazione. L’anno che ci vedrà concentrati nel cercare di partecipare ai bandi che il nuovo Gal pubblicherà mettendo a disposizione dei territori i milioni di euro di risorse del Piano di Sviluppo Rurale. L’anno in cui cercheremo con gli altri comuni di sviluppare nuove politiche turistiche e attrattive come il Mab Unesco del medio corso del Po o il cicloturismo. L’anno in cui speriamo di fare alienazioni cospicue per destinare nuove risorse alle opere pubbliche, l’anno in cui dovremo affrontare la stesura di nuovi capitolati importanti per andare a fare gare consistenti, come per esempio per la gestione delle piscine. Sarà l’anno in cui per prepararci a incamminarci verso la fine del mandato investiremo in un piano di manutenzioni straordinarie strade circa 600.000 euro tra cui la nuova Fontana in piazza Manzoni, ciclabili, nuovi asfalti, a cui si aggiungeranno i 350.000 euro che ci darà la Regione per la rotatoria sulla Kennedy così da regolare meglio il traffico da e per la Gronda Nord. Quindi circa 1 milione di euro sul 2018 di risorse che metteremo sugli asfalti, somma che si aggiunge ai più di 700.000 di questi primi due anni e mezzo, molto più della media degli anni precedenti. Viadana sta cambiando volto, stiamo investendo tante risorse”.
“Tutto ciò è stato possibile – conclude il primo cittadino – grazie a una nuova e rinnovata, dopo anni di litigiosità, stabilità politica locale che si è tramutata in un equilibrio amministrativo e che ha permesso di arrivare ai traguardi raggiunti e di impostarne di nuovi. Devo dire che non pensavo, appena arrivati, di fare così tanto, conoscendo la base di partenza dell’ente. Questa stabilità ed equilibrio sono frutto di una coalizione che ho voluto fin da subito omogenea e coesa ma soprattutto della determinazione e correttezza dei miei consiglieri a cui tutti noi dobbiamo essere riconoscenti. Certo in politica può succedere di tutto ma per ora devo dire che la coesione è forte, Viadana ne aveva bisogno per recuperare il tempo perduto. Certo alcune opposizioni si cimentano in esercizi di politica politicante poco costruttiva e tesa più a distruggere che costruire, mi sembra spesso che poi ci sia un astio personale nei miei confronti ingiustificato. Credo però che con la forza dei fatti si possa rispondere nel migliore dei modi e le opposizioni meno intransigenti pian piano capiranno che possono contribuire al bene comune. Noi comunque andiamo avanti spediti, incuranti. Il 2017 è stato un anno difficile che ha messo a dura prova Viadana e i viadanesi, con questioni anche sovracomunali proibitive, penso al ponte chiuso di Casalmaggiore. Ma questo non ci ha scoraggiato, abbiamo tutti reagito con grande maturità: posso dire che i viadanesi sono una grande comunità di cui sono onorato di essere il sindaco”.
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