Ufficio Bandi Sovracomunale a Casalmaggiore, si passa da Reindustria a Casalasca Servizi?
Questa società, nata nel 1994 è cresciuta e nel proprio statuto prevede proprio questa possibilità, ossia la consulenza, il supporto e la progettazione.

CASALMAGGIORE – Il percorso triennale con Reindustria, che ha gestito l’ufficio bandi sovracomunale con sede a Casalmaggiore ma che ruota attorno a 18 diversi comuni nella zona prevalentemente Casalasca, senza però scordare una piccola propaggine cremonese e pure mantovana, nel comprensorio Oglio Po, si è concluso con la naturale scadenza del 31 dicembre 2017.
Così ora il comune di Casalmaggiore, che resta capofila e sede, assieme a tutte le altre municipalità, ha chiesto a una nuova società di creare uno sportello di ricerca fondi sovracomunale per garantire alle amministrazioni aderenti il supporto di una struttura in grado di favorire il reperimento di risorse regionali, nazionali ed europee. In buona sostanza trovare qualcuno che possa sostituirsi al lavoro sin qui svolto da Reindustria. Ebbene, la richiesta è arrivata a Casalasca Servizi, la società con sede a San Giovanni in Croce che però opera già su un territorio molto esteso che giunge fino alle porte di Cremona, conosciuta per ora e negli ultimi anni soprattutto per il lavoro svolto a livello di gestione, raccolta e differenziazione rifiuti. Un percorso importante, che ha portato a toccare l’80% della possibilità di riutilizzo dei rifiuti stessi, con risultati sempre lodati, anche nell’ultimo consiglio comunale di Casalmaggiore, quando il bilancio di Casalasca è stato approvato.
Questa società, nata nel 1994 essenzialmente per l’espletamento dei servizi di nettezza urbana è però cresciuta e nel proprio statuto prevede questa possibilità, ossia la consulenza, il supporto e la progettazione per l’ottenimento di finanziamento e di contributi pubblici o privati. Da qui la richiesta dei vari comuni coinvolti e ora l’attesa per una risposta: Casalasca, dopo un primo cda, dovrebbe infatti prendere una decisione di massima entro il 20 gennaio, data entro la quale cioè dovrebbe tenersi un nuovo consiglio d’amministrazione che delibererà sulla proposta. Quello che si sa e si evince dalla delibera all’albo pretorio è che il servizio avrà un costo (per il comune di Casalmaggiore) di 10mila euro annui per tre anni, dato che la durata sarà appunto triennale così come era stato per Reindustria.
Giovanni Gardani