Politica

Amministrative 2019, qualche ipotesi sulle forze in campo

Quel che appare chiaro, al momento è che sarà come nell'ultima tornata una battaglia giocata all'ultimo voto. Una battaglia che si aprirà già a partire dal prossimo autunno inoltrato.

CASALMAGGIORE – Un anno e mezzo. Questo il tempo che manca alle amministrative che, nel giugno del prossimo anno, vedranno la città ancora una volta dividersi in liste e fazioni. Un tempo lungo per dire con certezza quel che avverrà, non troppo per fare ipotesi.

CENTRO DESTRA – Filippo Bongiovanni, o Marco Poli. I due nomi che circolano più insistentemente, al di là dell’ufficialità che giocoforza al momento non può esserci, nell’area politica di matrice lega e centristi, quella che poi guida la città, sono quelli. Una conferma dell’attuale sindaco o, in alternativa, il giovane assessore al bilancio. Quello che appare quasi certo, almeno al momento, è che la compagine non potrà più fare affidamento su un appoggio ‘civico’ in seconda battuta. Sono cambiati i protagonisti dell’accordo che vide il centro destra prevalere per pochi voti sulla coalizione guidata dall’ex sindaco Claudio Silla, grazie anche all’appoggio del Listone ed anche l’appoggio forzista (anche quello in seconda battuta) delle ultime amministrative, dopo i continui scontri, non è poi così scontato.

FORZA ITALIA – Orlando Ferroni – al di là delle dichiarazioni che lo vorrebbero lontano dalla politica attiva – succederà ad Orlando Ferroni. Non c’è molto altro da candidare nella compagine forzista, se non qualche uomo nuovo magari mutuato dal mondo dell’impresa. I fratelli Ferroni ed il gruppo che fa riferimento a loro, a meno di stravolgimenti, non accetterà apparentamenti prima del secondo turno. Forti anche di un appeal guadagnato a suon di ponti provvisori dal meno allineato dei non allineati. Se non arriverà al ballottaggio, di certo al secondo turno – se forte di un consenso maggiore – chiederà di più della più inutile e meno dannosa (per certi versi) delle deleghe.

LISTONE – Un gruppo forse meno eterogeneo dell’ultima volta, semplicemente perché qualche rappresentante della vecchia guardia si è defilato in questi anni e al loro posto sono avanzati un gruppo di giovani agguerriti. I più anziani al momento sembrano stare alla finestra e non ci sono più i Matteo Rossi e sempre più defilati appaiono personaggi che hanno fatto la politica locale come Luciano Toscani. Gabriel Fomiatti, Alessandro Rosa, Giuseppe Boles e Alberto Fazzi, sotto la guida attenta di Carlo Sante Gardani (invero l’unico politico locale ad essere riuscito a dare spazio ad una nuova classe dirigente e a farla crescere) e mettendocene parecchio del loro, sono diventati grandi ed appaiono molto più vicini al centro sinistra rispetto all’ultima volta. L’impressione è che – alla luce del rinnovamento – un accordo con il centro sinistra lo si possa trovare. Molte le battaglie portate avanti insieme, moltissimi i punti in comune. Resta l’incognita di chi appare meno nel gruppo civico. Peraltro, voci di corridoio, danno come certo un appoggio del centrosinistra al candidato alle Regionali Alessandro Rosa. Un passo – importante dal punto di vista politico – in più sulla strada di un percorso comune. Un candidato sindaco al primo turno? Forse non ce ne sarà bisogno. Se proprio dovesse essere sarà un candidato giovane. Su questo ci sono pochi dubbi.

MOVIMENTO CINQUE STELLE – Poche le possibilità di vederli ancora in campo nel 2019. Il gruppo non ha al momento la forza di presentare una lista propria e appare difficile immaginare che in un anno o poco più il gap possa essere colmato. Se non riusciranno a presentarsi continueranno a fare politica come in questi anni, appoggiando le iniziative sul territorio e decidendo, di volta in volta, quali obiettivi porsi. In questi anni hanno mostrato comunque una certa vicinanza alle battaglie portate avanti anche dal centro sinistra ed appare prevedibile che molti dei loro voti – nel caso non si presentassero – tornerebbero lì, alla casa madre.

CENTRO SINISTRA – Pur in non completissimo accordo, avanza la candidatura di Luigi Borghesi come prossimo candidato sindaco della città. Primarie sì, o primarie no ancora non è dato sapere come verrà risolta la questione della candidatura ma altri nomi al momento non appaiono all’orizzonte. Il dottor Borghesi peraltro sembra essere gradito un po’ a tutti. Pragmatico, con una buona conoscenza delle questioni amministrative è persona sicuramente valida e pronta a sostenere una campagna elettorale. Resta da capire quanto il nome del medico possa essere spendibile in tutto l’elettorato che fa capo al centro sinistra, soprattutto l’elettorato più giovane, ma voci (sempre di corridoio) danno le segreterie già al lavoro per cercare una quadra. Un candidato sindaco come Borghesi, e magari un vicesindaco giovane, magari proprio del Listone. Potrebbe essere un’ipotesi. Fermo restando il fatto che i protagonisti attuali resteranno tutti a dar battaglia.

Le ipotesi sono ipotesi, inutile cercare conferme adesso. In un anno tutto potrebbe mutare in base alle questioni che restano aperte e alle politiche e regionali che vedranno – in base ai risultati – ragionamenti diversi. Quel che appare chiaro, al momento è che sarà come nell’ultima tornata una battaglia giocata sul filo del rasoio, all’ultimo voto. Una battaglia che si aprirà già a partire dal prossimo autunno inoltrato. E che – almeno lontano dalla luce dei riflettori – si è già aperta.

Nazzareno Condina

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