Viadana veglia i piccoli Lorenzo e Kim in attesa dell'ultimo saluto
Da ieri le piccole bare bianche con i corpi dei bimbi uccisi dalla madre Antonella Barbieri sono nella chiesa di San Pietro. Continuo l'afflusso di viadanesi e non solo che portano commossi la loro preghiera. Oggi alle 14.30 i funerali con Viadana che osserverà il lutto cittadino.
VIADANA – Persino un “Valzer di primavera” di Chopin, dove le struggenti note del pianoforte accompagnavano le immagini sul grande schermo della natura che rinasce dopo il gelo e la morte. Anche questo nella triste ,meditativa e composta “Veglia di preghiera per Lorenzo e Kim” i due bambini uccisi daslla mamma di Suzzara. Non c’era da dubitare che martedi sera nella grande chiesa di S.Pietro a Viadana, dove abita fa famiglia di Andrea Benatti il padre delle due piccole vittime, arrivasse tantissima gente, prima dell’ultimo saluto in occasione dei funerali di questo pomeriggio alle 14,30. Il foglietto distribuito ieri sera in chiesa dal parroco don Antonio Censori era intitolato ai due bambini uccisi dalla mamma Antonella “Un nome che ci fa paura ma che non dobbiamo spaventarci di pronunciare” ha sottolineato il parroco durante l’omelia, a metà della veglia “Perchè noi non siamo in grado di giudicare e il perdono è la più grande grazia che Dio ci ha donato.” Nel rivolgersi ad Andrea don Antonio quindi ha espresso l’augurio che la famiglia possa un giorno ritrovarsi unita (Antonella Barbieri che aveva tentato il suicidio è ancora ricoverata in Ospedale a Reggio Emilia ) in nome proprio di quei due angioletti che stavano già in cielo .Riprendendo la forza anche da quel nuovo bambino che in famiglia stava per arrivare per effetto della gravidanza della sorella di Andrea. Una cerimonia di altissima intensità e commozione preludio di quello che avverrà anche oggi pomeriggio con il doppio funerale. Le minuscole bare entrambe bianche da ieri a mezzogiorno sono deposte davanti all’altare nella chiesa del Castello e su ciascuna ,oltre al ritratto dei due fratellini, vi è appoggiata una piccola rosa bianca. Bianchi anche i gigli e altri cesti di fiori che fanno da corollario. Al funerale che avverrà oggi alle 14.30 era stato invitato il Vescovo della Diocesi Mons Antonio Napolioni che ha preferito scegliere una imminente visita privata in casa della famiglia, lontano da estranei e curiosi. La veglia di ieri ha avuto quattro momenti distinti accompagnati dalla proiezione di immagini su maxi schermo accanto all’altare con riferimento ai passaggi evangelici enunciati.”La nostra veglia inizia in silenzio.Restiamo seduti e sintonizziamo le corde dell’anima perchè vibrino all’unisono Sia lo spirito di Dio a unirci in comunione fraterna,con chi è presente ,con chi è assente e,con questi due bambini, Lorenzo e Kim, i cui corpi sono in queste due piccole bare ma i cui cuori battono ancora presso Dio” hanno pronunciato i vari lettori al microfono .Sono seguiti poi i quattro momenti della liturgia, quello dedicato alla Creazione,all’Amore ,al Dolore e alla Speranza. Nel frattempo sullo schermo apppariva la frase struggente e in grande sintonia con l’atmosfera calata su questa famiglia e su tutti i conoscenti :“ Voi che passate per la via,considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore , al dolore che mi tormenta e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ardente ira. Dall’alto egli ha scagliato un fuoco e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare ;ha teso una rete ai miei piedi,mi ha fatto cadere all’indietro ;mi ha reso desolata,affranta da languore per sempre.S’è aggravato il giogo delle mie colpe ,nella sua mano esse sono annodate ;il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza;il Signore mi ha messo nelle loro mani,non posso rialzarmi.” Verso la fine un’altro canto bellissimo ha accompagnato la chiusura della veglia con il parroco che ha raccomandato di sciogliere l’assemblea ,a cui ha presenziato dall’inizio alla fine una rappresentanza della locale Compagnia Carabinieri ,nel silenzio evitando parole e rumori che distraessero i nostri cuori “Io vorrei tanto parlare di Te di quel figlio che amavi ,io vorrei tanto ascoltare da Te quello che pensavi quando hai udito che Tu non saresti più stata tua e questo figlio che non aspettavi non era per Te. Ave Maria Ave Maria “ Da un brano musicale scelto con appropriatezza da un collaboratore di don Antonio.
Rosario Pisani