Cronaca

Frode fiscale nel commercio di bovini. Sequestrati beni per 165 mila euro a imprenditore

Le attività investigative hanno riguardato un collaudato sistema di frode all’I.V.A. realizzato da un nucleo familiare attraverso l’utilizzo di società di capitali (a responsabilità limitata), operanti nel Basso Mantovano: veniva venduta merce sotto costo senza però pagare le tasse

I finanzieri della Tenenza di Suzzara hanno eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni riconducibili a un soggetto che, nei mesi precedenti, si è reso responsabile di una grave frode fiscale nel settore del commercio di animali vivi provenienti da Paesi UE.

Le attività investigative hanno riguardato un collaudato sistema di frode all’I.V.A. realizzato da un nucleo familiare attraverso l’utilizzo di società di capitali (a responsabilità limitata), operanti nel Basso Mantovano: le imprese in argomento, utilizzate per un periodo relativamente breve (circa due/tre anni dalla costituzione), si sono interposte nella catena commerciale tra il fornitore comunitario e il cliente finale effettuando operazioni commerciali antieconomiche attraverso la vendita di merce sottocosto, ovvero con esigui margini di ricarico rispetto al valore degli acquisti, accumulando in tal modo considerevoli debiti d’imposta mai onorati.

Proprio l’interposizione di tali aziende ha permesso alle società clienti, reali destinatari della merce, un duplice vantaggio, costituito da un lato dalla possibilità di acquistare merce ad un prezzo concorrenziale, a danno degli operatori economici onesti, e dall’altro di potersi creare un indebito credito I.V.A..

Tutte le operazioni sono state svolte nel breve periodo di attività delle aziende, a conclusione del quale le stesse sono state cedute a “prestanome” irreperibili e con trasferimento all’estero delle sedi legali in modo da non consentire di rintracciare la documentazione contabile e da rendere vane sia le pretese erariali sia quelle dei creditori privati.

L’atto conclusivo dell’indagine condotta dai finanzieri di Suzzara è stato emesso dall’A.G. di Mantova, all’esito sia delle investigazioni che della ricostruzione di una mappa patrimoniale che ha condotto le Fiamme Gialle a individuare beni e disponibilità liquide del titolare di alcune aziende coinvolte nella frode fiscale che, costituendo profitto illecito, sono state sequestrate: si tratta di un BMW X5 e saldi attivi di conti correnti per complessivi 165.380 euro

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