Cronaca

Candidatura "Po Grande" all'Unesco, Fava: 'Progetto interessante ma tempi stretti'

Ai sindaci dei 64 comuni del tratto del Po della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, riuniti questa mattina a Guastalla ha detto: "E' la prima volta che Regione Lombardia è invitata a partecipare e questo rende impossibile promettere un sostegno economico, anche perché il prossimo mese, in vista delle elezioni, sarà sciolto il Consiglio regionale".

foto giannifava.org

“Il progetto di candidatura del Po grande a Riserva Mab-Unesco ci interessa e Regione Lombardia è disponibile a valutare un percorso insieme, in tempi rapidi. Però, essendo stati invitati formalmente per la prima volta a questo Tavolo, ci risulta difficile dichiararci pronti a uno stanziamento a bilancio, dal momento che tra domani e dopodomani approveremo il bilancio 2018 e questa voce non c’è. Siamo disponibili, ma i tempi sono serrati”. È una mezza doccia gelata quella che l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha riservato ai sindaci dei 64 comuni del tratto del Po della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, riuniti questa mattina a Guastalla per uno step di avanzamento della candidatura del ‘Po grande’ a Riserva Mab-Unesco. La domanda dovrebbe essere depositata nella sede Unesco di Parigi entro il 1° giugno prossimo e oggi si è costituita la segreteria organizzativa per la candidatura. Accanto ai Comuni, sono coinvolti anche l’Autorità di Bacino per il fiume Po e l’Università di Parma. “Ribadiamo l’interesse della Lombardia – ha detto Fava – ma non posso nascondervi il fatto che le tempistiche sono molto serrate e si rende necessario l’individuazione di un soggetto capofila che si fa carico anche di anticipare le risorse economiche. Per questo confido molto nell’operato dell’Autorità di Bacino o di distretto, come si dovrebbe chiamare in futuro. Saranno loro che dovranno farsi registi in questa logica di interregno”. L’assessore Fava non ha nascosto il fatto che, pur essendo partiti i lavori per la candidatura a Riserva Mab-Unesco nella seconda metà del 2015, “è la prima volta che Regione Lombardia è invitata a partecipare e questo rende impossibile promettere un sostegno economico, anche perché il prossimo mese, in vista delle elezioni, sarà sciolto il Consiglio regionale”. “Invito i promotori a fare azione di comunicazione adeguata, spiegando anche che non si tratta un’azione rivolta ad appesantire gli oneri burocratici per le imprese”.

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