Alluvione, comuni attivi nella solidarietà: Poviglio, Luzzara e Viadana in prima fila
Moltissimi gli animali nelle stalle a rischio annegamento. “Sopravviveranno sino a che riusciranno a rimanere con la testa fuori dall’acqua" commentava sconsolato un agricoltore immobile sull’argine
COLORNO/BRESCELLO – Disastro a pochi chilometri da Viadana. Più di mille persone sono state evacuate nel corso della giornata per un’improvvisa e catastrofica inondazione del fiume Enza. Interrotta la statale Viadana Sorbolo e completamente allagata la piccola frazione di Lentigione dove decine di famiglie sono state soccorse con l’elicottero è trasportate nel centro sportivo Kaleìdos di Poviglio dove decine e decine di brandine sono state velocemente predisposte.
L’emergenza è scattata nel corso della notte precedente ma molte persone hanno dichiarato di essere state avvertite con grande ritardo solo al mattino inoltrato. “Sono venuti sotto le finestre i carabinieri con la sirena accesa. Io e mio fratello, due anziani cardiopatici abbiamo dovuto scappare fuori lasciando tutti i docuemnti in casa”.
Un’altra signora, più giovane ha raccontato al Tg3 Emilia che nessuno sapeva di questa ondata di piena in arrivo. “Non possiamo apprendere notizie di tale gravità attravero Facebook” . Il sindaco di Poviglio, uno dei comuni che si è messo a disposizione per ricevere gli sfollati, Gianmaria Manghi, che è pure presidente della Provincia di Reggio, ha dichiarato di non voler entrare in polemica anche perchè la Protezione civile risponde alla Regione.
Scene drammatiche si sono registrate nelle case in golena tra Brescello e Sorbolo dove tra l’altro alcune persone disabili non è stato possibile farle uscire dalle case ne coi canotti dei Vigili del Fuoco tantomeno issate con gli elicotteri dell’Esercito. A loro si è provveduto portando con le barche coperte e viveri assieme a piccoli generatori di corrente per riscaldare le abitazioni i cui piani bassi erano sommersi dall’acqua. Moltissimi gli animali nelle stalle a rischio annegamento. “Sopravviveranno sino a che riusciranno a rimanere con la testa fuori dall’acqua” commentava sconsolato un agricoltore immobile sull’argine intento a guardare il via vai dei Vigili del Fuoco con i mezzi anfibi. Completamente saltati anche i collegamenti stradali con il blocco persino della linea ferroviaria Casalmaggiore Colorno.
Gravissimi i danni pure a Colorno dove il fiume è entrato nei sotterranei del Palazzo Ducale uscendo poi sulla piazza invadendola di acqua e fango arrivando dentro ai negozi che sorgono sotto il porticato. Distrutta la biblioteca e la sede dell’Alma la scuola internazionale di cucina. La sindaca Michela Canova già nel corso della notte tra lunedi e martedi aveva messo in guardia i soccorsi aprendo il Centro operativo perchè la crescita del livello le sembrava troppo consistente.
Sono stati messi dei sacchetti ai finestroni della Reggia che però la violenza della corrente ha spazzato via in pochi istanti. E il fiume è cominciato ad entrare dai finestroni del Palazzo Ducale riversandosi poi nella piazza davanti con un effetto scenografico spaventoso.
L’assessore ai Servizi sociali di Viadana Alessia Minotti assieme a Croce Rossa e Protezione civile nel tardo pomeriggio ha diramato un appello per la raccolta di vestiti, coperte e generi di prima necessità da portare da stamattina presso la Meridiana Onlus a favore di questa popolazione assai vicina e colpita così duramente.
I comuni intanto si sono attivati in uno spirito solidaristico che fa loro onore. Tra gli altri ricordiamo Luzzara. La casa di riposo del comune guidato da Andrea Costa sta ospitando gli anziani della casa di Riposo di Lentigione. “Esco ora dalla casa di riposo di Luzzara – scrive il primo cittadino – dove stanno arrivando gli anziani che erano ospitati in struttura a Lentigione. Dopo l’esondazione di questa mattina è stato deciso di evacuarli e come Luzzara abbiamo dato la disponibilità ad accoglierli. Devo dire grazie a tutto il personale della casa di riposo che sta lavorando per allestire ex novo un intero reparto. Al personale di Lentigione che sta segue verso Luzzara gli anziani perché abbiano sempre un volto conosciuto come riferimento. Qui abbiamo fatto trovare pasti caldi, stanze in ordine, letti e qualche sorriso. Adesso pensiamo agli anziani, pensiamo a chi ha visto la propria casa invasa dall’acqua: facciamo in modo di dare l’assistenza migliore. Ma poi si dovranno fare i conti sul perché, e si faranno eccome. Per ora mi è sembrato giusto a nome della comunità luzzarese andare a dare il benvenuto ai brescellesi in arrivo nella nostra casa di riposo”.
Rosario Pisani