Villa Medici del Vascello da favola con We love Cecilia e restyling dell'ala est [GALLERY]
L'inaugurazione della mostra di quattro artisti contemporanei, tra cui Andy dei Bluvertigo, che vuole essere un omaggio alla Dama con l'Ermellino è stata l'occasione per ammirare il risultato dei lavori all'ala est. In primavera sarà svelato l'allestimento multimediale al primo piano.

SAN GIOVANNI IN CROCE _ Atmosfera glamour sabato 2 dicembre a Villa Medici del Vascello per l’inaugurazione della mostra “We love Cecilia”. Ancora prima di scoprire le opere esposte nell’ “Omaggio a Cecilia Gallerani” gli invitati al vernissage hanno potuto godere in anteprima del restauro dell’ala est che ha visto un nuovo ingresso con cancello da via Matteotti, un nuovo shop dedicato alla Villa e alla Dama e un secondo piano reso accessibile a tutti grazie all’ascensore. Giustamente orgoglioso a fare gli onori di casa il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari, affiancato dalla responsabile delle relazione esterne di Villa Medici Laura Nardi. Presenti anche il vice sindaco Erika Maglia e l’assessore Fabrizio Galli. “Crediamo molto nella cultura – ha esordito Asinari – e con i progetti che presentiamo veniamo premiati. Anche la ristrutturazione che avete visto di questa parte della Villa è frutto di un altro finanziamento di 500 mila euro. Questo ultimo intervento fatto era mirato a consentire a tutti l’accessibilità alla VillaAbbiamo in cantiere ancora molte iniziative e in primavera sarà inaugurato al primo piano tutta la parte dedicata all’installazione multimediale”. Ringrazio l’ingegner Guido Favalli perché davvero ha fatto miracoli con la ristrutturazione”. Sulla mostra invece Laura Nardi ha detto: “Ringraziamo i due curatori. Questa esposizione accontenta il visitatore che a casa della Dama vuole trovare tracce della sua icona. E con We Love Cecilia ciò accade con quattro prospettive diverse date da quattro differenti artisti che hanno reinterpretato carattere e peculiarità di Cecilia Gallerani secondo la loro particolare visione”. I curatori Anna Vergine e Gabriele Fallini hanno illustrato allora più nei dettagli le caratteristiche dei lavori dei quattro artisti contemporanei che danno vita alla mostra. “Ringraziamo innanzitutto Padania Alimenti senza il cui apporto questa esposizione non avrebbe potuto esserci. Dopodiché possiamo dire – ha spiegato Anna Vergine – che la mostra ha al proprio centro la ricerca di accomunare uomo e natura attraverso la cultura con un fil rouge che è anche la piacevolezza del monumento architettonico in cui ci troviamo. Nell’opera di Andy FluOn, la seduzione della forma iconica, operata fra l’essere artista e musicista insieme, è vitalità del colore fluorescente. Si spinge sul concetto di “condivisione” sul voler o no condividere. In quella di Giovanna Fra,un fotodigitale acrilico, l’immediatezza del gesto è complessità di un profondo ragionamento sotteso. Nell’opera di Marco Lodola, il colore si illumina doppiamente in una sagoma luminosa che comunica energia. Nell’opera di The GAHAN Project, la nuova visione ironica diviene un puzzle visivo, in cui il cervello ricompone l’immagine che l’occhio vede per analogia. In tutte e quattro le opere, l’arte è un sistema di risposte a ciò che noi cerchiamo nella cultura” Se all’ingresso della mostra le quattro “Dame” sono tutte raggruppate, poi ogni artista ha un proprio spazio espositivo scandito nelle diverse sale.
Due particolarità: Andy Fluon è Andrea Fumagalli, Andy che insieme a Morgan ha fondato i Bluvertigo. The Gahan Project è un gruppo di artisti che non vuole svelare la propria identità convinto che “a parlare per loro, debba essere la loro arte”. Tra le opere più “pop” sicuramente la Dama di AndyFluOn, “Ho usato un “codice fluorescente” – spiega AndyFluOn – . Viviamo una società con infinite possibilità comunicative che vengono bruciate in pochi secondi. Nella dama invece mi sono soffermato sullo quello sguardo che Leonardo Da Vinci che saputo catturare in modo straordinario. Il mio – sorride – è un oltraggio al Maestro con un’opera che sembrasse uscita dal mio telefono” In La mostra è aperta fino al 7 gennaio domenica e festivi dalle 14 alle 18. Su prenotazione tutti gli altri giorni per piccoli gruppi. Chiuso lunedì 25 Dicembre. ingresso a 4 euro con visita guidata.
MLR