Lungodegenza, il Gruppo di Salvaguardia chiede proroga del contratto d'appalto
"Ci chiediamo: il paziente 80enne, cronico, affetto da poli patologia, non ha forse bisogno di fisioterapia e fkt estensiva o di mantenimento? Pertanto senza un progetto con piena disponibilità del personale medico e infermieristico, con l'inizio del 2018 potrebbero esserci gravi disagi".
VIADANA – “Dall’incontro del 30 novembre del Dott. Luca Stucchi e di Simonetta Bettellini con i consiglieri comunali e successivamente con i medici di medicina generale è emerso che dal 1° gennaio 2018 partirà la gestione diretta, da parte dell’ASST, della struttura di riabilitazione generale e geriatrica sita nell’ex ospedale di Viadana”. A fare un resoconto della situazione è Rossella Anversa, portavoce del Gruppo di Salvaguardia della Lungodegenza.
“La Bettellini afferma che la motivazione principale dei ricoveri – spiega Anversa – è atrofia muscolare da inattività, ma senza voler guardare i dati statistici del 2016-2017, semplicemente ci chiediamo: il paziente 80enne, cronico, affetto da poli patologia, ipocinetico dopo una caduta accidentale a domicilio o dopo una degenza medica ospedaliera o un intervento chirurgico, non ha forse bisogno di fisioterapia e fkt estensiva o di mantenimento (rinforzo muscolare, recupero dei cambi posturali, della stazione eretta e della deambulazione)? Pertanto senza un progetto con piena disponibilità del personale medico e infermieristico, con l’inizio del 2018 potrebbero esserci gravi disagi”.
“Il Gruppo viadanese di Salvaguardia della Lungodegenza – conclude Anversa – chiede che ASST prima di effettuare questo cambio di gestione presenti un progetto definitivo che dovrà essere approvato dalla giunta regionale. Fino a quando esso non sarà pronto e deliberato, ci sembra opportuno chiedere una proroga del contratto d’appalto in essere. Tutto questo a tutela dei servizi e dell’utenza Oglio Po”.
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