Ospedale Oglio Po, i nuovi primari si presentano. Sede Asl si sposta all'ex Turati
Il discorso di Rossi ha chiarito le scelte fatte per l’ospedale: “Si parte dalla lettura dei bisogni del territorio - ha detto - e poi si scelgono i servizi. In sala consiliare presi anni fa un impegno per il rilancio: come vedete molto si è mosso”.
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CASALMAGGIORE – Una serata per farsi conoscere e anche per conoscersi. Organizzata dal Comitato per la difesa dell’ospedale Oglio Po e dall’associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po, la serata di giovedì in Auditorium Santa Croce è servita soprattutto a questo scopo. Da un lato la volontà di rimarcare l’importanza del nosocomio di Vicomoscano come struttura strategica, dall’altro invece l’intento di presentare i quattro nuovi primari: e se per Guglielmo Giannotti per Chirurgia, Claudio Cavalli per Pediatria e Alessio Pedrazzini per Ortopedia l’incarico è effettivo da tempo, ecco che per Alberto Rigolli è ormai prossimo, come ha lasciato intendere Camillo Rossi, direttore generale presente alla serata assieme a Rosario Canino, direttore sanitario, tra il pubblico, al sindaco Filippo Bongiovanni, ad alcuni esponenti politici, del Comitato e dell’associazione che hanno organizzato, e ad alcuni medici di base.
Dare un volto ai primari, e non solo, con una novità importante emersa dall’incontro moderato dal giornalista Marco Bazzani e annunciata da Rossi: “Le strutture Asl di via Porzio saranno trasferite in piazza Garibaldi presso i locali ex Turati”. Bongiovanni ha spiegato di avere anticipato il consiglio comunale per poter essere presente, rimarcando i passi avanti fatti dal nosocomio dopo mesi di paura e tensioni, “in cui si piangeva miseria”. La riforma sanitaria regionale ha portato benefici, secondo il primo cittadino, e la presenza di due Pot a Viadana e Bozzolo, ha detto Rossi, non potrà che fare bene all’Oglio Po, struttura per acuti, nell’ottica di un turn over di posti letto. Claudio Toscani per gli Amici di Casalmaggiore, che hanno distribuito un volantino in cui si elencano le strumentazioni già acquistate (ben 25 in tutto), e Luigi Borghesi per il Comitato hanno parlato di territorio unito, perché la divisione in due Asl non ha senso. Da qui il plauso per la creazione di un distretto unico dell’Oglio Po e la richiesta di una stabilità economica da garantire, perché non sia una etichetta vuota.
Il discorso di Rossi ha chiarito le scelte fatte per l’ospedale: “Si parte dalla lettura dei bisogni del territorio – ha detto – e poi si scelgono i servizi. In sala consiliare presi anni fa un impegno per il rilancio: come vedete molto si è mosso”. Rossi ha parlato di primari con stoffa e storia professionale robusta, che non vedono l’Oglio Po come un ripiego ma anzi come un approdo importante. Cavalli, per fare un esempio, ha preso servizio facendo subito la notte, dimostrando così grande attaccamento al nuovo ruolo. Autodefinitosi come commissario tecnico, Rossi ha spiegato che pochi ospedali in Regione come l’Oglio Po non hanno perso servizi e anzi hanno individuato, in due anni ininterrotti di lavoro con Luca Stucchi, omologo di Rossi per Mantova, nicchie di mercato specialistiche con professionisti in grado di fare da volano alla struttura.
Subito dopo la presentazione dei primari: tutti soddisfatti dell’incontro, tutti con esperienze importanti all’estero alle spalle (il futuro primario di Ginecologia Rigolli, già vicario di Aldo Riccardi a Cremona, ha ad esempio operato in condizioni estreme in Sierra Leone), tutti con il giusto entusiasmo nel proporsi. Alcuni poi si conoscono da tempo, come Cavalli e Rigolli, il che può favorire una collaborazione importante. Senza scordare la possibilità che gli stessi professionisti, di alto livello, possano fare scuola ai giovani che si avvicinano alla professione. In chiosa si è proposto di riproporre una serata simile anche a Viadana, altro corno del comprensorio che gravita attorno all’ospedale Oglio Po.
Giovanni Gardani