Era di Vicobellignano il 69enne ucciso a Milano e ritrovato dopo 17 giorni
La notizia riporta a Casalmaggiore perché Guido Begatti è originario proprio della frazione di Vicobellignano: soprattutto Begatti aveva lavorato come fornaio in “piazza vecchia” o piazza Turati, dietro il comune, dunque in pieno centro cittadino a Casalmaggiore.

VICOBELLIGNANO (CASALMAGGIORE)/MILANO – Ucciso l’11 novembre, come recitava il biglietto lasciato a pochi metri dal suo corpo, e ritrovato il 28, diciassette giorni dopo: è morto così Guido Begatti, 69 anni residente a Milano. Un caso di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica anche perché è probabile – o almeno questa è la pista che gli inquirenti stanno battendo – che ad uccidere l’uomo sia stato il 31enne figlio adottivo Alberto Hugo, di origine cilena, ritrovato poi a sua volta cadavere nelle acque dell’Adda.
La notizia riporta a Casalmaggiore perché Guido Begatti è originario proprio della frazione di Vicobellignano: soprattutto Begatti aveva lavorato come fornaio in “piazza vecchia” o piazza Turati, dietro il comune, dunque in pieno centro cittadino a Casalmaggiore. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato in camera da letto, dove la porta è stata sigillata dall’assassino perché i vicini non avvertissero l’odore del corpo ormai in stato di decomposizione. Ai più giovani il nome di Guido Begatti non dirà forse molto, dato che lo stesso si è trasferito a Milano nel 1970 assieme ai genitori Giuseppe e Severina. Le generazioni più mature però ricorderanno senza dubbio la figura di Begatti, vista anche la sua professione esercitata in pieno centro cittadino. La moglie di Guido, Camilla, era scomparsa lo scorso febbraio.
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