Verso le Regionali: il Pd (anche del Casalasco) chiede candidati "comuni" in consiglio
"Se dal punto di vista del Presidente tutti sosterremo il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, per quanto riguarda le figure da candidare al Consiglio abbiamo ancora un po’ di strada da percorrere".
Ci sono anche tre firme casalasche, quelle dei sindaci di Gussola Stefano Belli Franzini, di Piadena Ivana Cavazzini, del segretario del Partito Democratico di Casalmaggiore Mario Daina e del segretario del Partito Democratico di Piadena Andrea Cantoni, nel documento indirizzato a Matteo Piloni, segretario provinciale Pd di Cremona.
“L’appuntamento del rinnovo del Consiglio e del Presidente della Regione deve essere per la nostra federazione e per il nostro territorio un momento di grande impegno e sforzo comune – scrivono Diego Vairani, Enrico Manifesti, Stefano Belli Franzini, Michel Marchi, Cristina Manfredini, Bruno Tagliati, Rosolino Azzali, Ivana Cavazzini, Carlo Vezzini, Mario Daina, Alessandro Lanfranchi, Andrea Cantoni e Francesca Pontiggia – . Se dal punto di vista del Presidente tutti sosterremo con convinzione e forza il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, per quanto riguarda le figure da candidare al Consiglio abbiamo ancora un po’ di strada da percorrere insieme e alcuni obiettivi da definire”.
“Il progressivo depotenziamento – si legge – dei livelli e degli enti intermedi (Province in primo luogo) fa sì che il ruolo del Consigliere regionale acquisisca ancora maggiore importanza per il territorio. Nel sostegno agli Enti locali, Amministratori, rappresentanze, associazioni e cittadini. Per questo è assolutamente necessario lavorare affinché si arrivi ad un profilo che sia espressione vera dei territori. Con una buona esperienza sul campo, un radicamento e conoscenza delle reali problematiche. Sarà assolutamente necessario considerare la nostra provincia nel suo insieme, diversamente da come spesso è stato interpretato il ruolo in questi anni”.
“Significa far convergere idee e aspettative dei diversi ambiti territoriali – prosegue il documento – su un profilo comune, su una figura che possa, se possibile, parlare anche a mondi diversi. Per fare questo, però, c’è bisogno di uno sforzo comune di ricerca, di visioni e pratiche davvero nuove, aperte e inclusive. Già altre volte i territori cremonesi, casalaschi e delle terre di mezzo hanno provato a ragionare unitariamente su tematiche e decisioni legate alla politica locale. La forza dei tre ambiti, se giocata insieme, ci ha dimostrato come è possibile incidere e ottenere risultati positivi per tutti. Oggi c’è ancora maggiore consapevolezza dei territori e la volontà di continuare in questo percorso, anche e soprattutto in questo passaggio legato al rinnovo del Consiglio Regionale. Ti chiediamo un incontro a breve (settimana prossima) per definire insieme il metodo e il percorso di lavoro coerente e aperto, utile a tutta la Federazione. Naturalmente intendiamo sospeso qualsiasi altro termine di presentazione delle candidature”.
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