'Salviamo il Capanno in riva al fiume', l'iniziativa parte dal web
Luciano Daina: "Andrebbero bruciati 25 anni di ‘storia locale’. Perche? Non si sa. Verrebbe poi meno un punto di riferimento quotidiano di tanti pensionati che come me si riuniscono per stare insieme in compagnia"
CASALMAGGIORE – Il Capanno deve essere salvato. Perché ha una sua storia, che è storia della nostra gente, perché rappresenta comunque un bene da preservare e infine perché potrebbe essere ancora utile.
La struttura, su cui grava la pratica di abuso edilizio avviata dopo le osservazioni presentate dal consigliere Orlando Ferroni sulle tre casette nella prima parte dell’accesso al Parco Golena del Po. Quelle osservazioni diedero il via al procedimento che ha portato all’ordinanza di rimozione (una delle tre, quella custodita da Arcangelo Pirovano ed ex ritrovo di carabinieri e polizia, è stata pressoché rimossa, l’altra, il barcone – quello che secondo le ricostruzioni dovrebbe essere ancora di proprietà comunale poiché l’aveva acquistata l’ex sindaco Orioli, non si sa se a titolo personale o come comune, è ancora lì).
A farsi promotore dell’iniziativa Luciano Daina: “Vorrei sensibilizzare i Casalaschi a condividere l’iniziativa che sto intraprendendo finalizzata a far sì che ‘il Capanno’, in zona Lido Po, subito dopo la Baia, non debba essere abbattuto considerato che di fatto non ci sono motivi contingenti che ne impediscano la sua ‘sopravvivenza’. Se ai tempi fu ‘un abuso’ non fu certo per una speculazione. Fu una iniziativa goliardica dei fondatori di allora per condividere, tra pensionati e non, la passione per il Po e per la sua splendida Golena. Andrebbero bruciati 25 anni di ‘storia locale’. Perche? Non si sa. Verrebbe poi meno un punto di riferimento quotidiano di tanti pensionati che come me si riuniscono per stare insieme in compagnia. Persone che sono le prime a piantumare dove necessita, oltre ad essere attente osservatrici del bosco nelle sue bellezze ma anche nei suoi potenziali pericoli. Pertanto Vi invito numerosi a mettere un ‘mi piace’ o/e ‘un commento’ che rafforzino la speranza che anche le Autorità interessate (Comune – Demanio – Aipo) condividano l’iniziativa finalizzata al rilascio di un’autorizzazione in deroga che normalizzi legalmente lo staro di fatto della strutura. Grazie a Tutti”. Il post è stato messo sul gruppo facebook ‘Sei di Casalmaggiore se…” e, in 12 ore, ha già riscosso l’approvazione di 139 persone.
Tra le proposte evidenziate quella che diventi punto d’osservazione privilegiato e sede delle Guardie Ecologiche Volontarie. Oltre a mantenere la finalità attuale, quella di ritrovo di pensionati amanti del fiume.
Nazzareno Condina