Politica

Canneto: la minoranza diserta il Consiglio. Faccia a faccia "privato" della maggioranza

Dopo l'intervento di Giuseppe Minoglia sullo strappo con le minoranze, i consiglieri di maggioranza su richiesta dell'ex sindaco Pierino Cervi si sono riuniti fuori dalla sala per un quarto d'ora. Al rientro nessuna spiegazione e il Consiglio è filato via liscio.

CANNETO SULL’OGLIO – Anche dopo ieri sera, il dubbio rimane: ci sarà ancora a Canneto un Consiglio comunale normale, senza “effetti speciali”? Sì perché se è vero che negli ultimi mesi in sala consiliare se ne sono viste di tutti i colori, è altrettanto vero che quanto accaduto nell’ultima assemblea supera ogni immaginazione. Era difficile infatti pensare a qualcosa di inedito dopo la seduta saltata ad agosto per mancanza del numero legale, dopo l’attacco trasversale al segretario in fuga visto a settembre, dopo l’uscita dalla sala delle minoranze a ottobre per le mancate scuse pubbliche chieste al sindaco in seguito alla sua diffida. E invece la serata ha proposto un’altra di quelle scene che a memoria è arduo ricordare. Per Canneto ma non solo. Alle 21.05, è stato chiaro che la minoranza, ferma sulla posizione di un mese fa ad attendere le scuse pubbliche del primo cittadino, non sarebbe venuta e che la maggioranza avrebbe fatto tutto da sola. Ecco che allora esaurito l’appello, il consigliere Giuseppe Minoglia ha letto un intervento proprio sull’assenza di Massimo Arienti, Gianni Arrigoni, Gianluca Bottarelli e Nicolò Ficicchia. Non risparmiando al sindaco e alla sua fazione  espressioni dure come “superbia”, “inaudita noncuranza”, “totale inconsapevolezza del proprio ruolo”, il consigliere ha annunciato: “(…) Io, il mio profondo imbarazzo lo dichiaro pubblicamente, e non per la voglia di differenziarmi o prender le distanze ma perché mai in tredici anni di impegno pubblico avrei immaginato di assistere ad un simile scempio, nel ruolo mio malgrado di coprotagonista. Vi chiedo la cortesia di non replicare e di non cadere nel ridicolo e che almeno in questa occasione ci venga risparmiata la solita litania di luoghi comuni, di patetiche scuse e di inconcludenti accuse rivolte ad altri. Qui non c’è nessun complotto da raccontare, non c’è nessuna congiura, solo tanta superficialità ed arroganza che ci ha condotti all’isolamento ed a negare anche le verità più evidenti. Di chiudere questo spiacevole capitolo della storia istituzionale cannetese se ne farà carico chi delle istituzioni, e del loro regolare funzionamento, se ne è da sempre fatto carico vale a dire Vivi Canneto, il soggetto politico promotore della nostra lista, titolato per definizione al confronto politico con i rappresentanti delle altre liste. Rammenderemo anche questo strappo con senso di responsabilità ed accollandoci colpe non nostre, lo faremo per Canneto e sarà l’ennesimo fatto e non le semplici parole a dimostrare il nostro servizio alla comunità”.

Raffaella Zecchina non ha avuto nemmeno il tempo di farsi scivolare addosso le pesanti dichiarazioni di Minoglia perché, a sorpresa, l’ex sindaco Pierino Cervi, una volta terminato l’intervento, ha chiesto che i consiglieri di maggioranza uscissero per riunirsi nella stanza attigua. Un quarto d’ora lontano da occhi indiscreti, con i consiglieri vicini al sindaco spiazzati ma impossibilitati a sottrarsi. Pure il sindaco è andata, ma è tornata quasi immediatamente in sala, di fronte ai cannetesi confusi sul genere di film che stavano vedendo. Sconosciuti i contenuti del “faccia a faccia” privato. Nessuna spiegazione è stata data una volta che il gruppo è rientrato. Noto invece il risultato: il Consiglio è ripreso come se nulla fosse. Nella discussione dell’ordine del giorno non ci sono stati patemi. Nemmeno sulla variazione di bilancio, nonostante le astensioni prima di Cervi e poi dell’assessore Gilberti (Cervi ha lamentato le tempistiche troppo strette dopo la ricezione dei documenti per potersi adeguatamente informare). Il sindaco Zecchina di fatto ha incassato l’unanimità praticamente su tutti punti (che andremo poi ad approfondire ndr), come la convenzione con l’Unione di Piadena e Drizzona per la gestione di un dispositivo di videosorveglianza (anche ad uso contravvenzioni per gli automobilisti non in regola) posto all’attraversamento pedonale con la stazione, la convenzione per la gestione associata della gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas, l’istituzione degli assegni da 150 e 250 euro per gli studenti meritevoli, la convenzione per l’istituzione della rete bibliotecaria mantovana e la proroga del mercato agricolo fino ad  31 luglio 2018. Resta ora da capire se la minoranza tornerà o no in Consiglio.

MLR

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