Cronaca

Scandolara, al volante travolge cinghiale da 130 chili: paura per un uomo di 46 anni

«Viaggiavo a velocità sostenuta ma nei limiti - afferma l’uomo -, quando il cinghiale è balzato dal fosso sull’asfalto, e non ho potuto evitarlo. Non sono riuscito nemmeno a frenare o a tentare di schivarlo"

SCANDOLARA RAVARA – L’allarme cinghiali sale, e non passa giorno che non si registrino avvistamenti o, peggio, incidenti stradali. L’ultimo caso, nel quale la tragedia si è davvero sfiorata, è accaduto mercoledì sera, verso le ore 20,30, nel territorio di Scandolara Ravara ai confini con Gussola e Torricella del Pizzo. Vittima un uomo di 46 anni, S.A., residente a Torricella del Pizzo, che stava tornando a casa assieme alla figlia. Sopraggiungeva da Motta Baluffi viaggiando verso Gussola quando, appena superato l’incrocio conosciuto come “di Teli” (per il nome del noto medico che abitava nella villetta adiacente), prima di arrivare al bivio per Torricella, si trovava di fronte un cinghiale di grosse dimensioni.

«Viaggiavo a velocità sostenuta ma nei limiti – afferma l’uomo -, quando il cinghiale è balzato dal fosso sull’asfalto, e non ho potuto evitarlo. Non sono riuscito nemmeno a frenare o a tentare di schivarlo, tanto il suo arrivo è stato repentino». E così con la parte anteriore destra della sua auto ha travolto l’animale, rimasto ucciso sul colpo. E forse è stato meglio che non abbia tentato una manovra improvvisa, che avrebbe potuto risultare ancor più rischiosa, per la sua incolumità e quella della figlia, rimasta ovviamente molto spaventata da quanto accaduto, seppur incolume.

Dopo l’incidente l’uomo ha chiamato i carabinieri, e sul posto sono giunti i militari della stazione di Sospiro, mentre un carro attrezzi ha rimosso l’auto e ancor più difficile è stato prelevare la carcassa dell’animale, del peso di circa 130 chili. Questo incidente è l’ennesimo che capita sulle nostre strade, ed avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori per le due persone a bordo. Sorprende che ancora non si riesca ad ovviare ad un problema sempre più grave. Gli animali che soprattutto col buio si spostano sul territorio sono sempre più numerosi, e non sembra il caso di attendere una tragedia prima di intervenire seriamente.

Il piano di contenimento provinciale, come più volte ribadito, non sembra assolutamente in grado di affrontare il fenomeno, ed i rappresentanti degli Atc (Ambiti territoriali della caccia) hanno spesso chiesto interventi più massicci, magari anche con il loro supporto. Lo stesso sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha convocato per i prossimi giorni un tavolo di confronto sul tema.

V.R.

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