Casalmaggiore: nella stazione di nessuno spuntano trappole per topi
Che qualcuno dell’Ente ferroviario si sia messo una mano sul cuore dando ordine di installare le scatole nere con appositi avvisi per indicare la presenza di esche velenose e pericolose per gli essere umani?
CASALMAGGIORE – Non è vero che la stazione ferroviaria di Casalmaggiore è trascurata; almeno non lo si può più dire per quanto riguarda la situazione igienica. D’accordo i bagni sono chiusi da tempo immemore, l’odore generato dalla gente che si arrangia come può per espletare le necessità fisiologiche è tremendo, le cartacce e i mozziconi di sigaterra sono ovunque, lo sporco c’è.
Il bar, anch’esso con gli ingressi incatenati, ha ragnatele gigantesche che pendono dalle pareti con un buco nel pavimento che sembra una voragine verso catacombe sotterranee, i vecchi uffici senza più nessuno sono chiusi da tempo. Però da qualche giorno qualcuno ha disseminato trappole per topi ovunque e questo rappresenta un tentativo per eliminare uno dei tanti problemi dell’edificio trascurato nonostante le centinaia di pendolari che lo frequentano ogni giorno.
Probabilmente qualcuno dell’Ente ferroviario si è messo una mano sul cuore dando ordine di installare quelle scatole nere con appositi avvisi per indicare la presenza di esche velenose e pericolose per gli essere umani. Che sia un segnale che chi ha la possibilità di decidere cominci a dedicare qualche attenzione ad una stazione tra le più importanti della linea Brescia-Parma?
E’ comprensibile sperarlo. Cominciando a togliere i topi e restituendo le maniglie alle porte, i caloriferi in sala d’aspetto, i bagni ai viaggiatori, la macchinetta per timbrare i biglietti e magari un addetto che quei biglietti li possa vendere sul posto. Considerando quanta gente viaggia continuamente gratis con la scusa che non c’e più lo sportello, non ha senso pensare che in questo modo vi siano risparmi sui costi della gestione.
Rosario Pisani