Finte addette Asl a caccia di polveri sottili. E degli ori di casa... Allarme a Bozzolo
Da parte sua Giuseppe Torchio ha chiesto di diffondere l’allarme nella maniera più estesa possibile ricordando oltretutto che l’Asl non esiste più e quindi questo basterebbe a dimostrare che i tesserini di riconosciemnto delle due truffatrici sono evidentemente falsi.
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BOZZOLO – L’impegno dei truffatori è sempre alla ricerca di nuovi metodi per imbrogliare la gente. L’ultima trovata sembra proprio studiata per raggirare le persone specialmente quelle più indifese. Approfittando delle notizie che parlano ogni giorno dell’inquinamento atmosferico e della cappa che ristagna da giorni sulla Val Padana ecco che due donne, sedicenti ispettrici dell’Asl, riescono ad entrare in case ed appartamenti con la scusa di dover misurare le polveri sottili depositate sui mobili in cucina.
Più di un caso viene segnalato dai cittadini, soprattutto quelli residenti nella zona cosidetta “La Siberia” che hanno subito avvisato il Sindaco. Da parte sua Giuseppe Torchio ha chiesto di diffondere l’allarme nella maniera più estesa possibile ricordando oltretutto che l’Asl non esiste più e quindi questo basterebbe a dimostrare che i tesserini di riconosciemnto delle due truffatrici sono evidentemente falsi.
E’ ovvio che, evitandole di farle entrare, ci si sottrae a qualsiasi rischio sulla possibilità che una volta in casa possano mettere le mani su qualcosa di valore. Senza più preoccuparsi delle polveri sottili ma di qualcosa di più consistente. Nel colmo dell’agitazione che ha coinvolto parecchi cittadini bozzolesi qualcuno addirittura avrebbe menzionato anche la possibilità che le due misteriose pseudo ispettrici possano girare armate. Ovviamente una iperbole suscitata dalle solite chiacchere esagerate.
Ros Pis