Lions, l'infinita giovinezza di Aurelio Soncini raccontata in conviviale
La serata ha avuto un momento di internazionalità grazie ad un collegamentoin diretta con l’omologo club di Caracas durante il quale Soncini ha dialogato con l’italo argentino Roberto Ercolani.
VIADANA – Una conviviale sicuramente inedita e originale quella che il Lions Club Casalmaggiore ha organizzato venerdi sera al ristorante Locanda Ginnasio di Viadana. Innanzitutto per la particolarità del relatore, un inesauribile Aurelio Soncini da tutti conosciuto per il carattere, la generosità e l’altruismo che porta avanti da ben 91 anni incantando tutti proprio per la forma smagliante che continua a mantenere nonostante le molte primavere alle spalle.
E poi la serata ha avuto un momento di internazionalità grazie ad un collegamento video/telefonico in diretta con l’omologo club di Caracas durante il quale Soncini ha dialogato col presidente di quel sodalizio l’italo argentino Roberto Ercolani.
Un gemellaggio a sorpresa tra due Lions Club che il presidente di Casalmaggiore Carlo Pellegri ha voluto ufficializzare con l’invio al collega oltre mare del gagliardetto del Club casalese. Il resto della conviviale ha visto Soncini coinvolgere i numerosi presenti col racconto affascinante da emigrante in Sud America. Paese raggiunto con la classica valigia di cartone e l’aiuto economico di un paio di amici viadanesi riuscendo in pochi anni a raggiungere alti livelli di responsabilità all’interno di una Compagnia petrolifera correndo rischi e dimostrando sprezzo per il pericolo sino ad ottenere meriti e benemerenze persino dal regime militare al potere.
Ma la conviviale era finalizzata ad apprendere i segreti della longevità di un uomo che adesso generosamente intende suggerire gratuitamente a tutti coloro che sentono la fatica la stanchezza già in età giovanile. Ovvia la sollecitazione ad abbandonare fumo e alcolici e a moderare l’assorbimento di grassi ma anche forti raccomandazioni riguardo il comportamento e le attitudini quotidiane spiegando come ad esempio sia dannoso per i ragazzi stare tutto il giorno con gli occhi e le dita su un cellulare. Sollecitazioni rivolte direttamente agli adoloscenti aspettandoli alle fermate degli autobus e davanti le scuole per supplicarli di togliere quelle sigarette dalle labbra e consumare colazioni idonee. Una specie di “spauracchio” per gli studenti alcuni dei quali comunque pare abbiano imparato la lezione. Alla fine una domanda arguta tra le tante rivolte al relatore riflettendo su come avrebbe reagito l’Inps se tanta gente avesse seguito i suoi consigli per arrivare a una simile longevità. Diventando tutti come Aurelio Soncini che a 91 corre ancora in moto, salta la corda ogni mattina e frequenta la palestra di Karatè una disciplina di cui è maestro e cintura nera.
Rosario Pisani