Cronaca

Depuratore del Garda, i sindaci con Carra (Pd) chiedono incontro con Galletti

Per formulare osservazioni critiche, quindi, sarà importante il confronto con il Ministero dal momento che il Governo finanzia in gran parte l'opera (su un totale previsto di 220 milioni di euro, lo stanziamento statale è di 100 milioni)

ASOLA – Un confronto con il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, per sottoporre le criticità del futuro depuratore del Garda nell’ottica di un miglioramento del progetto che insisterà sulla zona dell’Asolano. E’ la richiesta emersa dall’incontro che l’on. Marco Carra (PD) ha chiesto agli amministratori locali raccogliendone preoccupazioni ma nello stesso tempo lo spirito propositivo Il deputato, che ha già contattato il Ministro, annuncia che a breve sarà stabilita una data per l’incontro romano.
Nell’incontro che si è tenuto ad Asola nei giorni scorsi erano presenti il sindaco, Raffaele Favalli, con il suo vice, il sindaco e vicesindaco del Comune di Casalmoro, il sindaco e vice di Remedello, il sindaco del Comune di Visano. Sono stati coinvolti anche i Comuni di Canneto e Acquanegra. “Raccolgo le istanze degli amministratori dei Comuni interessati dal progetto del depuratore che in questa zona, cioè l’Asolano, potrebbe creare qualche problematica. Quello che si chiede – spiega Carra – è un miglioramento del progetto valutando meglio gli aspetti che potrebbero mettere in crisi il territorio legati alla portata del Chiese che a valle risulta diversa e maggiore rispetto ai Comuni del Garda. L’incontro con il Ministro dell’Ambiente, che ha già espresso disponibilità in questo senso, è necessario, dal momento che fino ad oggi lo stesso Ministero ha interloquito con la regione e altri soggetti, ma non con quelli che danno una valutazione più critica dell’opera pur ritenendola necessaria, e dal momento che interessa un territorio dall’altissima vocazione turistica. Per formulare osservazioni critiche, quindi, sarà importante il confronto con il Ministero dal momento che il Governo finanzia in gran parte l’opera (su un totale previsto di 220 milioni di euro, lo stanziamento statale è di 100 milioni) del collettore fognario che scaricherebbe le acque trattate dai reflui nel Chiese”.

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