Cronaca

Colorno, pochi a manifestare Ma dal parmense nasce nuovo Comitato per ponte provvisorio

In prima fila c’è Nadia Bergamin, fondatrice del comitato che lavora al Mercatopoli di Casalmaggiore e vive a Mezzano Superiore. Con lei le casalasche (che lavorano sempre a Colorno) Sabrina Cassio, Laura Accomando, Sonia Maffezzoli e Anita Assandri.

COLORNO – Se a Casalmaggiore la manifestazione spontanea per il ponte ha soddisfatto gli organizzatori e i cittadini, con oltre 50 presenze, a Colorno, sulla sponda parmense, non è andata altrettanto bene, con appena dieci persone nell’arco della mattinata. Anche sulla sponda parmense non mancavano le forze dell’ordine, con Carabinieri e Polizia Municipale che hanno presidiato l’accesso alla struttura chiusa ormai da oltre due mesi.

Intanto però proprio da Colorno arriva una novità interessante: è infatti nato il Comitato “Ponte Provvisorio sul Po” e sostiene l’idea del consigliere comunale casalese Orlando Ferroni, che ha commissionato alla Janson Bridging uno studio di fattibilità per realizzare, appunto, un ponte provvisorio del valore di 10-15 milioni di euro e che verrebbe costruito in sei mesi. In prima fila c’è Nadia Bergamin, fondatrice del comitato che lavora al Mercatopoli di Casalmaggiore e vive a Mezzano Superiore, soffrendo dunque più di tanti altri la chiusura del manufatto. Con lei vi sono anche le casalasche (che, al contrario di Bergamin, lavorano a Colorno) Sabrina Cassio, Laura Accomando, Sonia Maffezzoli e Anita Assandri: “Dati tecnici alla mano Ferroni è l’unico che in due mesi ha fatto una proposta concreta e realizzabile in brevissimo tempo – spiega Bergamin – . Quello che tanti politici non hanno ancora capito è che Casalmaggiore e la Bassa Parmense sono territori in forte simbiosi. Per non fare morire il nostro territorio serve una soluzione urgente e quella proposta da Ferroni è l’unica che risulta fattibile in tempi brevi”.

Tra gli obiettivi del comitato anche la richiesta di uno stato di calamità naturale per la zona, la riduzione di pressione fiscale per aziende e cittadini coinvolti da questa pesante chiusura, oltre ad arrivare a una denuncia per chi, negli anni, non ha portato avanti i giusti controlli per il ponte. Come Nadia la pensano anche le sostenitrici del nuovo Comitato: sostenitrici, al contempo, del progetto del ponte provvisorio portato avanti da Ferroni.

G.G.

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