Economia

'Io vado in bottega'. Il commercio del casalasco unito sul modello social

A breve sarà realizzata una vetrofania per identificare i negozi aderenti. L'adesione è a titolo personale, quindi ogni attività deciderà se aderire oppure no. L’adesione sarà gratuita, ogni attività commerciale deciderà le promozioni

CASALMAGGIORE – Piccole attività commerciali sempre più unite, e commercianti disposti a mettersi in gioco. Perché è insieme che si combatte la battaglia contro lo svuotarsi dei centri storici ed il loro imbarbarimento, contro la crisi e il sonno di una politica che poco ha potuto (e poco pure ha fatto) contro l’espansione e la delocalizzazione del commercio, che si è espanso in spazi sempre maggiori e sempre più lontani. Vetrine vuote, frazioni senza più neppure un’attività commerciale. La fotografia della crisi è anche questa.

Nasce oggi 4 Novembre in occasione di S.Carlo patrono di Casalmaggiore l’iniziativa ‘Io vado in Bottega’, a cura del Comitato Slow Town e della Rete Negozi Amici della Città dei Bambini.

Nasce con la finalità e l’obiettivo di incentivare e sostenere le Botteghe di prossimità nel centro e nelle frazioni. E’ un’attività che prosegue il sostegno iniziato con il MetroBottega nel 2016 ed i Totem MetroBottega installati in città nel 2017.

“Oggi – spiega Giancarlo Simoni (Slow Town) – lanciamo l’idea e chiediamo alla cittadinanza in questa giornata di festa di recarsi nei negozi a fare i propri acquisti. Come dimostrato da uno studio inglese sulle città resilienti dirottare sulle Botteghe anche solo un 10% della spesa può fare la differenza.

A breve sarà realizzata una vetrofania per identificare i negozi aderenti. L’adesione è a titolo personale, quindi ogni attività deciderà se aderire oppure no. L’adesione sarà gratuita, ogni attività commerciale – anche quelle che non fanno parte della rete dei negozi amici della città dei bambini (sono 120 tra Casalmaggiore e frazioni) – potrà decidere in assoluta autonomia il da farsi.

Nei prossimi mesi a fronte di incontri di approfodimento verranno messe in campo diverse attività tra cui la creazione di una tessera sconto con il logo “Io vado in Bottega”. I singoli negozi decideranno in autonomia la percentuale degli sconti e su quali prodotti applicarli. Siccome l’iniziativa è legata anche ad un modello di mobilità sostenibile, le attività commerciali decideranno quale ulteriore promozione effettuare a chi si reca in negozio in bicicletta.

“Io vado in Bottega” sarà sicuramente una delle iniziative centrali della Città dei Bambini 2018 attraverso il coinvolgimento delle Associazioni che ci sostengono nella distribuzione delle tessere ai propri associati”. Si inizierà dalla FIAB Oglio Po per incentivare la mobilità sostenibile, prevedendo un ulteriore sconto per chi si reca in Bottega in bicicletta. Sono in corso incontri con le altre associazioni che hanno aderito all’organizzazione della Città dei bambini. La distribuzione delle tessere potrebbe avvenire tra gli associati di Avis, Croce Rossa e Atletica Interflumina, tra le altre.

Novità anche per quel che riguarda il modello organizzativo. “La Rete dei Negozi Amici – prosegue Simoni – si sta riorganizzando sul modello delle Social Street. Quindi non più un referente unico per tutti, ma un referente per via/zona, frazione che tiene i contatti con un coordinamento centrale che per ora è il Comitato Slow Town.

Il commercio di prossimità era già in difficoltà da anni a causa della crisi economica, ma soprattutto a causa della sconsiderata apertura di troppi supermercati. Ora, con la chiusura del ponte sul Po, che fra l’altro non sarà breve, il commercio soffrirà ulteriormente ed è quindi necessario mettere in campo iniziative che lo sostengano e questo è il nostro contributo.

La rigenerazione urbana si attua attraverso la sicurezza stradale ridando spazio ai Bambini, alle famiglie, alle persone con le zone30 ed il commercio di prossimità”.

Alla presentazione dell’iniziativa ieri mattina erano presenti oltre a Giancarlo Simoni, Laura Decò (Antichi Sapori), Carlos Silva (Gelateria Copacabana), Simona Paroli (Panificio Paroli), Laura Cominotti (Foto Lodi Rizzini) e Gabriella Carinelli (Portobello non solo edicola). Ampia la sintonia anche tra commercianti. Il modello delle social street ha già funzionato e come è stato sottolineato non è un modello blindato ai soli commercianti della via. Tutti potranno collaborare con tutti nelle varie iniziative che verranno approntate. Iniziative che riguarderanno non solo le vie del centro, ma pure le frazioni.

La novità? Saranno i commercianti in maniera autonoma ad organizzare e ad organizzarsi. Che le sovrastrutture siano più spesso limite che aiuto tanti commercianti lo hanno compreso ed il successo delle iniziative social dell’ultimo anno (feste circoscritte, iniziative studiate direttamente dai commercianti e non calate dall’alto) hanno dato loro ragione.

Il comitato Slow Town – a parte l’organizzazione de La Città dei Bambini, fungerà sempre e comunque da supporto eventuale. Il tentativo di ridare un po’ di respiro al commercio di prossimità nasce da qui. E saranno i commercianti stessi a dover svolgere un ruolo da protagonisti, ognuno con la propria specificità, ognuno con la propria capacità ed energia.

Nazzareno Condina

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