Cronaca

Ponte, la gente sorpassa le istituzioni: Car Pooling per affrontare il disagio

“Mettiamoci in rete per raggiungere il posto di lavoro attenuando costi, disagi e stress. Vi serve un passaggio da/per Casalmaggiore zona bassa parmense? Se invece siete disponibili a dare un passaggio comunicateci i vostri orari in modo chiaro”

CASALMAGGIORE – Da sempre la gente è più avanti delle proprie istituzioni. Si organizza in maniera del tutto autonoma in attesa che chi scalda poltrone col fondoschiena risolva almeno qualcuno dei problemi sul tavolo. Mentre – a 53 giorni dalla chiusura del ponte po – le istituzioni cercano di capire cosa fare non solo del ponte, ma per tutto ciò che è alternativo, c’è un servizio in più attivo da qualche tempo.

Un servizio di car pooling, di ‘condivisione del passaggio in auto’ che riduce le spese e consente a tanti operai e studenti di organizzarsi in maniera alternativa. Un servizio che aspetta il contributo di tutti quelli che vorranno darglielo. Una maniera per suddividersi le spese, una sessantina di euri in più al mese solo di gasolio per una macchina media.

“Mettiamoci in rete per raggiungere il posto di lavoro attenuando costi, disagi e stress. Vi serve un passaggio da/per Casalmaggiore zona bassa parmense? Se invece siete disponibili a dare un passaggio comunicateci i vostri orari in modo chiaro”, si legge nella pagina facebook (Car Pooling Dal Po). Un servizio nato sui social in attesa che qualcosa di realmente concreto possa muoversi.

Trenord ci ha messo qualche pezza – venticello di fronte all’uragano di una linea fatiscente e di tutti i disagi quotidiani che i pendolari sono costretti a vivere – ma non basta poiché in fatto di intermodalità, se si esclude qualche ditta che si è autorganizzata per andare a prendere i propri operai in stazione e portarli sul luogo di lavoro, siamo ancora al paleolitico.

Una situazione di disagio sempre più evidente, che cresce col passare dei giorni, con la consapevolezza dell’estrema lentezza della burocrazia e del tempo che passa inesorabile e con la consapevolezza che più passa il tempo più la crisi si aggrava, le spese aumentano e le soluzioni alternative stradali (ponte Verdi e ponte Viadana) sono sottoposti ad ulteriori stress che ne accelerano il deperimento. 6 mila i mezzi in più che passano su quello di San Daniele dalla chiusura dell’infrastruttura casalasca, 9 mila quelli che passano dentro Viadana, portando oltre allo stress al ponte, ulteriore inquinamento in quel tratto di strada che passa in paese.

Il nervosismo è alto anche in seno ai Comitati: divisi tra chi vorrebbe attivare proteste più drastiche (blocchi, funerali del ponte, manifestazioni eclatanti) e chi cerca nel dialogo con le istituzioni una qualche risposta, un filo sottile di speranza.

Ieri intanto Cristiano Antonino, pilota patentato Enac, ha realizzato queste immagini molto suggestive che vi riproponiamo. A scanso di equivoci e dei soliti triturascatole da pelo nell’uovo, diciamo subito che il sorvolo è stato realizzato con aeromodelli registrati e rispettosi delle normative di volo in materia di Sapr. Si vedono persone che lo percorrono a piedi ma anche, sullo sfondo della foto che i ponti li riprende entrambi, una coltre grigiastra che grava tra la terra e le nuvole più alte. Poeticamente la vorremmo pensare come l’umidità che si eleva, un sudario tra terra e cielo. Ma potrebbe essere pure quello che i satelliti fotografano dall’alto, l’immagine di una pianura sempre più malata e sempre più bisognosa di cure.

Nazzareno Condina

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