Politica

Canneto: il sindaco "diffida" la minoranza. Ficicchia (Lega) "Non mi faccio intimorire"

Il sindaco manda ai consiglieri di minoranza la diffida dall'avvocato per le dichiarazioni a mezzo stampa. Lo ha rivelato il consigliere Nicolò Ficicchia su fb: "Cerca di soffocare il democratico dibattito, c'è in gioco la libertà di pensiero". In questo clima è convocato per lunedì il Consiglio, con la surroga del consigliere Nicoli c'è la nomina di Alessia Gilberti ad Assessore all'istruzione.

CANNETO SULL’OGLIO – E’ ormai un vero e proprio bollettino di guerra il resoconto delle vicende politiche del Borgo, che, proprio nell’anniversario degli 800 anni della sua riedificazione, sta vivendo una situazione politica di cui è davvero arduo ricordare precedenti.

Dopo le dimissioni a raffica che si stanno susseguendo dalla scorsa primavera all’interno della maggioranza (due assessori, di cui uno anche vicesindaco, esterni e tre consiglieri), la bufera seguita al consiglio comunale saltato ad agosto e la partenza del segretario comunale verso altri lidi, ecco il nuovo capitolo di quella che ormai è divenuta, a tutti gli effetti, una “saga”. Si intitola “La diffida” e mette in campo un nuovo personaggio: l’avvocato. Il sindaco Raffaella Zecchina si è infatti rivolta ad un legale per “diffidare” la minoranza dopo i comunicati fatti in seguito a quanto sopra riportato (ormai quasi un mese e mezzo fa).

E’ quanto denunciato con un “comunicato stampa” sul proprio profilo Facebook, dal consigliere di minoranza Nicolò Ficicchia, della lista Canneto in testa, appoggiata dalla Lega Nord.

“Mio malgrado questa volta devo intervenire su temi politici utilizzando il mio profilo personale dal momento che oggi, la mia persona, ha subito un grave attacco sul piano individuale.

Stamane infatti – racconta Ficicchia –  mi son visto recapitare questa lettera scritta da un legale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. 

Attraverso tale lettera, consegnata anche agli altri tre componenti della Minoranza, la dott.ssa Zecchina, in nome della Maggioranza, ci diffida dall’attaccarla tramite stampa in riferimento alla sua attività di Sindaco. In caso contrario, agirà per via legali. 

Credo che un atto di una tale gravità rappresenti il punto più basso della parabola politica del Primo Cittadino cannetese. Credo inoltre che arrivare a minacciare di azioni legali la Minoranza al fine di soffocare il dibattito democratico comunale sia un ignobile gesto proprio solo dei peggiori regimi totalitari.

Certo non rimango né stupito né intimorito.

Come ci si potrebbe stupire dopo il fuggi fuggi di consiglieri e assessori? Evidentemente loro hanno conosciuto lo stile Zecchina ben prima di me e, da galantuomini, hanno preferito levare le ancore e togliersi dagli ormai quotidiani imbarazzi.

Tantomeno mi faccio intimorire, ma anzi continuerò a ricoprire il mio ruolo di consigliere comunale con più attenzione e forza di prima, dal momento che ora non si tratta più di semplice questioni amministrative, quanto di tutelare il diritto fondamentale della libertà di parola. 

Nonostante tutto nutro ancora speranze e mi auguro che il sindaco Zecchina, che preferisce visualizzare e non rispondere alla mia richiesta di informazioni, faccia un passo indietro presentandosi al prossimo consiglio comunale con in una mano una lettera di pubbliche scuse e nell’altra le proprie dimissioni.

In caso ciò non accadesse, mi auguro fortemente che tutti i componenti della Maggioranza, consultando la propria coscienza, prendano immediatamente le distanze da un’azione di una tale gravità politica”. 

Al di là dell’opinione che ognuno può avere della vicenda, come è giusto che sia, per il lato umano e anche politico, la lettera tuttavia apre il varco a diversi interrogativi. L’autore della stessa infatti, conclude, testualmente “che si riserva di agire nelle sedi opportune per tutelare i diritti del sindaco e della maggioranza da esso rappresentati”. Dunque la maggioranza tutta appoggia il sindaco Zecchina nel diffidare la minoranza? In tal caso, come si leggono allora le dichiarazioni di Pierino Cervi e Giuseppe Minoglia dell’ultimo mese? E le fresche dimissioni di Luciana Nicoli? Oppure: in caso contrario, se si tratta di un malinteso, il sindaco Zecchina ha diffidato anche i consiglieri di maggioranza di Vivi Canneto Giuseppe Minoglia e Pierino Cervi per i pesanti attacchi rivoltele dopo il consiglio comunale saltato ad agosto e durante l’ultimo regolarmente tenutosi a settembre? Domande al momento senza risposta.

Uno degli altri destinatari della “diffida”, Gianluca Bottarelli, capogruppo della lista Cittadini per Canneto, ha seguito a ruota Ficicchia, ricordando sul proprio profilo Fb alcune delle norme italiane ed internazionali a tutela della libertà di pensiero: come l’art 19 della  Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948., l’art 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall’Italia nel ’55, l’art 21 della Costituzione. Per concludere con un “Viva L’Italia…“.

In attesa della replica del primo cittadino, la tensione ha raggiunto l’apice tra le forze politiche cannetesi. Ed è proprio in questo clima incandescente che lunedì alle 21 (in prima convocazione e giovedì alla stessa ora in seconda), è stato convocato il consiglio comunale. All’ordine del giorno, (per ora), cinque punti: la surroga del consigliere comunale Luciana Nicoli con Remo Gnaccarini, la comunicazione della nomina di Alessia Gilberti (già consigliere) ad Assessore all’istruzione, approvazione verbali della seduta precedente, quinta variazione al bilancio di previsione finanziario 2017/19 e approvazione piano per il diritto allo studio.

MLR

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