Cronaca

Max muore aggredito da un cane di grossa taglia lasciato libero dal padrone

"Lo avevo al guinzaglio e stavamo facendo la nostra solita passeggiata - ha scritto affranto il suo padrone - quando un grosso cagnaccio nero libero e senza museruola, col padrone a cento metri di distanza, lo ha aggredito ed azzannato violentemente, facendolo morire"

CANNETO SULL’OGLIO – Max non c’è più. Ucciso da un cane di grossa taglia senza museruola, forse lasciato libero per abitudine dal suo proprietario o solo scappato. Anche se la pessima abitudine di lasciare che i cani – anche quelli aggressivi – siano liberi di muoversi senza controllo sembra malcostume diffuso.

Max non c’è più. Era il cane di Claudio Rocca, lo stava portando a spasso e al guinzaglio quando si è visto attaccare da un cane nero di grossa taglia. “Lo avevo al guinzaglio – racconta – e stavamo facendo la nostra solita passeggiata dalla Fonte verso l’argine quando un grosso cagnaccio nero libero e senza museruola, col padrone a cento metri di distanza, lo ha aggredito ed azzannato violentemente, procurandogli ferite che lo hanno portato alla morte dopo poche ore”.

Claudio ha cercato di difendere il suo Max, ma non c’è stato nulla da fare: “Mi ha colpito la violenza con cui quel cagnaccio ha aggredito Max – scrive Rocca su facebook- non mollava malgrado abbia cercato di difenderlo anche a calci. Gli ha dilaniato l’addome”.

Il proprietario di Max denuncia un comportamento abituale e pericoloso di tanti proprietari: “Lungo questa strada – prosegue – passano tanti, troppi proprietari con cani di grossa taglia, che appena passato il sottopasso della ferrovia si sentono autorizzati a liberare il loro cane per farlo scorrazzare in lungo e in largo, spesso alcuni di loro non hanno assolutamente il controllo del cane che non risponde ai richiami. Questo comportamento irresponsabile da parte dei proprietari dei cani mette in pericolo anche quelle persone che vi transitano, anche e solo per una passeggiata. Ormai possedere un cane di grossa taglia e indole cattiva e nomea feroce è diventato uno status symbol e poco importa se poi non lo sanno gestire e diventano un pericolo incontrollato ed incontrollabile per tutti”.

Un comportamento, quello di tanti proprietari che lasciano liberi i propri cani anche quando di indole aggressiva, conosciuto anche nel casalasco dove Le Gev hanno più volte segnalato proprietari che lasciano libero il proprio amico a quattro zampe nell’area del parco. Solo nell’ultimo mese sono state due le aggressioni registrate e per una di queste è stato necessario l’intervento del pronto soccorso, mentre nell’altra è stato il cane ad avere la peggio.

Nonostante il regolamento dei parco sia piuttosto chiaro le Gev lamentano il fatto che alla forza pubblica e alla municipale poco importa della questione.

Nazzareno Condina

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