Cronaca

Mario Mantovani assolto, Casalmaggiore per le Libertà: "Giustizia è stata fatta"

"Siamo ben lieti che questa vicenda giudiziaria si sia conclusa con l’assoluzione. Lo inviteremo presto a Casalmaggiore, lo accoglieremo con piacere così come è già avvenuto in passato e siamo contenti di poter dire che giustizia è stata fatta"

CASALMAGGIORE – Quattro anni di indagini, tra cui sei mesi vissuti tra carcere ed arresti domiciliari. E poi, qualche giorno fa, l’assoluzione per Mario Mantovani nel processo relativo al caso di Palazzo Taverna, edificio storico di Arconate. Nell’udienza del 18 ottobre, davanti alla IV Sezione Penale del Tribunale di Milano, è arrivata la pronuncia di assoluzione per intervenuta estinzione del reato. Una vicenda dalla quale Mantovani si è sempre dichiarato estraneo e per la quale ha già dato mandato agli avvocati di procedere in sede civile e penale per il ristabilimento della verità e dell’onorabilità della sua persona. Mario Mantovani – è da rimarcare – avrebbe potuto rinunciare alla prescrizione al termine del dibattimento incassando così una dichiarazione di non colpevolezza e di assoluzione piena. Ma è stato sconsigliato dagli avvocati proprio per la lungaggine della giustizia italiana. Si è accontentato insomma, ripromettendosi in sede penale e civile di ribadire la propria estraneità a tutto ciò che gli veniva imputato così come già fatto nel corso del processo che lo ha visto imputato. Casalmaggiore per la Libertà e Forza Italia Casalmaggiore hanno sempre creduto alla buonafede di Mantovani: “Non abbiamo mai creduto per un attimo a quelle accuse nei suoi confronti. E’ sempre stata una persona corretta e leale – spiegano – ed abbiamo sempre creduto nella sua innocenza. Peraltro in Regione ci ha sempre dato ascolto ogni volta che lo abbiamo interpellato. Siamo ben lieti che questa vicenda giudiziaria si sia conclusa con l’assoluzione. Lo inviteremo presto a Casalmaggiore, lo accoglieremo con piacere così come è già avvenuto in passato e siamo contenti di poter dire che giustizia è stata fatta anche se c’è il rammarico di vedere che, quando in Italia arrivano gli avvisi di garanzia si leggono sempre grandi titoloni sui giornali e poi, quando le accuse cadono o si viene assolti, la notizia diventa di tre righe nelle pagine interne”.

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