Cronaca

Bici rubate agli operai che si organizzano dopo la chiusura del ponte: è una "strage"

Gli operai di una delle ditte, infatti, si erano organizzati per avere a disposizione alcuni velocipedi, in modo che gli stessi, giungendo alla prima stazione utile in provincia di Parma (quella di Mezzani, appunto), riuscissero poi ad andare al lavoro con un mezzo abbastanza veloce ed alternativo all’auto.

SACCA (COLORNO) – Chiamiamoli gli “sciacalli del ponte”, anche se la definizione forse non rende perfettamente l’idea. Perché ad essere rubati sono oggetti che magari non hanno un gran valore commerciale ma sulla cui utilità, specie dopo la chiusura del manufatto che collega Casalmaggiore a Colorno, non si può discutere. L’allarme è stato lanciato da alcuni dipendenti delle aziende che sorgono subito dopo il ponte, per la precisione a Sacca, frazione di Colorno, in quella terra di nessuno della quale parlammo qualche settimana fa con un reportage.

In nemmeno un mese e mezzo si chiusura sono già state rubate ben quattro biciclette in stazione a Mezzani: gli operai di una delle ditte, infatti, si erano organizzati per avere a disposizione alcuni velocipedi, in modo che gli stessi, giungendo alla prima stazione utile in provincia di Parma (quella di Mezzani, appunto), riuscissero poi ad andare al lavoro con un mezzo abbastanza veloce ed alternativo all’auto. Due di queste biciclette, peraltro, sono state rubate nonostante fossero state chiuse con un lucchetto.

Va detto peraltro che la strada per arrivare dalla stazione di Mezzani fino alle ditte è già di per sé abbastanza rischiosa: un paio di chilometri di stradine in mezzo alla golena, sterrata e piena di buche e con la presenza di un fosso vicino, che può risultare ancora più pericoloso con le nebbie e le ghiacciate che dovrebbero verificarsi a breve. Senza dimenticare che molti dipendenti, lavorando col turno dell’alba, devono anche affrontare una visibilità abbastanza ridotta. Problemi evidente, ma nulla, in tal senso, in confronto alla rabbia e alla frustrazione per questi furti di biciclette senza senso.

G.G.

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