Cultura

Asola: cibo protagonista con una mostra, convegni, degustazioni e laboratori

Insieme all'esposizione "Il Cibo Dipinto" aperta dal 28 ottobre al 28 gennaio al Museo Bellini tanti eventi ispirati al cibo, per valorizzare Asola e il suo museo, il patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico del territorio, incentivare il turismo e coinvolgere le scuole.

ASOLA – Non solo quadri, ma una vera e propria esperienza sensoriale a 360°. “Il Cibo Dipinto”, esposizione con quadri provenienti da musei lombardi e privati che spaziano tra il XVII e il XX secolo e che sarà inaugurata venerdì 27 ottobre al Museo Civico “Goffredo Bellini”, non sarà infatti una semplice mostra fine a sé stessa con opere raffiguranti cibo. Ma molto di più. Un vero e proprio itinerario artistico ed enogastronomico, con tanti eventi collaterali che, come sottolineato dall’Assessore alla cultura del Comune di Asola Luisa Genevini – “si ripropone di rilanciare il locale Museo e il paese in chiave turistica e che al contempo anticipa l’Anno del cibo italiano, proclamato per il 2018 dal ministero dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini e da quello dell’agricoltura Maurizio Martina. In mostra – prosegue l’assessore Genevini – ci sono opere che sicuramente sanno catturare lo sguardo e sorprendere. Che sanno restituire il cibo, anche quello che nella quotidianità della nostra società consumiamo sempre più in fretta e distrattamente, alla sua funzione culturale, rendendo omaggio alla sapienza con cui nei secoli, uomini e donne, lo hanno prodotto e trasformato.

“Il cibo dipinto” è anche un modo per valorizzare le attuali produzioni e le trasformazioni alimentari del nostro territorio, la sintesi di un progetto che vuole unire turismo artistico ed enogastronomico, tutela del patrimonio culturale e promozione di quello agro alimentare locale. Abbiamo il patrocinio del Fai e del Touring Club e di numerosi sponsor e ristoratori che hanno puntato sulla validità di questa iniziativa, concepita per intrecciare il bello dell’arte e il buono del cibo. Come Amministrazione abbiamo investito molto in questo progetto, anche sulla struttura museale ci crediamo molto e vogliamo coinvolgere più soggetti possibili, incluse le scolaresche. Con questa iniziativa vorremmo rilanciare il museo come centro di cultura del territorio oltre che di Asola. Inoltre, nei giorni della nostra Fiera, il 28 – 29 ottobre e il 1 novembre, l’ingresso sarà libero con possibilità di visita guidata”.

I dipinti selezionati per l’esposizione dai curatori della mostra Gianluca Bottarelli, Vincenzo Denti e Mario Amedeo Lazzari, propongono al visitatore un percorso che evidenzia il legame inscindibile nei secoli tra arte e cultura gastronomica.

“Il Cibo dipinto” nasce dall’esigenza di riunire le nostre attitudini professionali- spiega Vincenzo Denti, (docente) e questa sinergia ci ha permesso di riunire in questa mostra un insieme di opere davvero significativo. Questi dipinti si possono considerare gli “antesignani” scatti che molti di noi, soprattutto con il telefonino, fanno al ristorante davanti ad un piatto ben presentato o a casa propria dopo aver cucinato. Il quadro ai tempi, era in qualche modo la forma di condivisione equivalente agli attuali post sui social. Queste opere raccontano chi siamo – prosegue – e chi all’epoca li ha commissionati. E’ curioso scorgervi alimenti ed attrezzi che nonostante siano passati secoli, ancora oggi ritroviamo sulle nostre tavole e nelle nostre cucine: i codici visivi sono rimasti gli stessi”.

“Dei 28 quadri esposti 19 arrivano da esposizione o deposito del Museo civico Ala Ponzone di Cremona (il catalogo vede un intervento anche del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti): come i dipinti di Boselli, del Todeschini, Crivellino, Pianca, Martire Alberti, Longhi, Longoni, Landriani e Rizzi. Altri arrivano da collezioni private ed è quindi per i visitatori una ghiotta occasione per poterli ammirare – spiega invece Gianluca Bottarelli, restauratore -. Alcune opere risultano essere del tutto inedite e recentemente studiate per l’occasione, hanno trovato nuove e convincenti attribuzioni. La mostra è il cuore artistico di un itinerario sul cibo che vuole essere anche enogastronomico, turistico, sensoriale e didattico.

A corollario dell’esposizione, da un lato c’è il servizio didattico costruito ad hoc per le scolaresche e che permetterà un’indimenticabile esperienza che andrà a toccare soprattutto il senso del gusto. Dall’altro per tutti i visitatori, ci sarà l’opportunità di degustare menu ad hoc e piatti tipici cucinati nei ristoranti locali sparsi sul territorio, che rimandano ai prodotti e alle pietanze raffigurate nelle opere d’arte esposte. I ristoratori convenzionati – continua Bottarelli – adottano idealmente una delle opere esposte e preparano o un piatto o un intero menu dedicato. Finora hanno aderito tre ristoranti di Asola (La Filanda, Il Gran Caffè Liberty, la Locanda del Gastaldo a Sorbara) e uno di Canneto: l’ Osteria da Diego). Con Antonio e Nadia Santini del pluristellato Al Pescatore di Runate che hanno firmato un intervento sul catalogo: “Le opere esposte sono anche preziose fotografie sull’eleganza del saper ricevere e la grazia del saper offrire, perché il convivio è l’incontro umano che avvolge nel mistero del gusto, la nobiltà dei nostri sentimenti. La pittura è la bacchetta magica del tempo che nell’incontro tra anima e cuore suscita scintille di ricordi, desiderio di conoscenza, romantica nostalgia e pura emozione. E noi? Qual è il nostro ruolo in tutto questo? Ognuno di noi ha il compito di lasciare un segno tangibile del proprio passaggio e diventare ponte tra presente e passato per un ricco e fruttuoso Nuovo Umanesimo”.

“Sveleremo presto il calendario di tutti gli eventi in programma che saranno molti e variegati – prosegue Bottarelli – . Dalle conferenze, alle degustazioni, ai laboratori. Possiamo già dire che il primo appuntamento sarà in collaborazione con Coldiretti il 31 ottobre nella Sala dei 10 con un incontro su etichettatura e sani stili di vita, mentre il 7 novembre ci sarà un evento enogastronomico con degustazione di zucca. Previsti anche una conferenza su cibo e cinema, un appuntamento che parla di cibo e archeologia e un evento con una scuola alberghiera della zona e altre, nonché altre iniziative riguardanti la cucina e le tradizioni gastronomiche locali, la storia della natura morta nell’area padana, le coltivazioni e le produzioni agricole del territorio.

La mostra, che è stata presentata questa mattina alla stampa, dopo l’inaugurazione ufficiale di venerdì prossimo, sarà visitabile nella sala dei quadri del Museo, al primo piano: con i seguenti giorni e orari:
lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 12.30 / dalle 14.30 alle 17.30;

martedì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30;

sabato dalle 9.00 alle 12.00 / su prenotazione dalle 15.00 alle 17.30;

domenica dalle 15.30 alle 18.00.

L’ingresso costa 3 euro, 2 euro per i gruppi

Per Informazioni e prenotazioni visite guidate si può contattare lo 0376.710171-0376.733075 o scrivere via mail all’indirizzo: museo@comune.asola.mn.it

(nella foto sopra da sinistra l’assessore alla cultura del Comune di Asola Luisa Genevini, e due dei tre curatori della mostra, Gianluca Bottarelli e Vincenzo Denti).

Maria Luisa Rancati

 

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