14esima Biennale don Mazzolari, vince la scultrice romana Alessandra Porfidia
La Biennale resterà visitabile fino al 19 novembre e accoglie le opere di tredici artisti, che hanno interpretato il tema mazzolariano “Uniti in un dovere di elevazione” secondo le modalità della propria ricerca artistica.

BOZZOLO – Un premio d’arte ideato da don Primo Mazzolari: che ha plasmato Bozzolo non solo come figura religiosa e come sacerdote, ma evidentemente anche come riferimento culturale a tutto campo. Per questo motivo erano tante le personalità e, in generale, le presenze sabato pomeriggio al Palazzo del Principi di via Arini a Bozzolo per l’inaugurazione della Biennale che ricorda quel premio e che è giunta ora alla sua quattordicesima edizione.
Ideato da don Primo nel 1954, il premio è stato ripreso nel 2003 con formula biennale e con il sostegno del comune di Bozzolo, della Fondazione don Mazzolari e il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali. Una mostra importante non solo per la sua genesi prestigiosa: si tratta infatti di una esposizione internazionale con una giuria della quale fanno parte i direttori delle Accademie di Venezia e di Milano, Giuseppe La Bruna e Franco Marrocco, gli storici dell’arte Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Doloris Bianchino, l’ex magistrato Giovanni Scaglioni, il presidente della Fondazione don Primo Mazzolari don Bruno Bignami, il Sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio e l’assessore alla cultura del comune di Bozzolo Cecilia Gialdini. Tra i presenti anche la curatrice Ivana D’Agostino, Francesca Zaltieri per la Provincia di Mantova, il Generale dei Carabinieri Francesco Boselli, il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi e, per il Comitato Tecnico-Scientifico, Alessandro Chiozzini e Tullio Casilli.
A trionfare, quest’anno, con il primo posto svelato ufficialmente sabato, è stata Alessandra Porfidia con la sua scultura “Bianchi territori”. Romana e infatti formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con Emilio Greco, Porfidia insegna Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ma ha all’attivo anche diversi workshop mondiali, l’ultimo dei quali in Cina. Pur dalla sua dimensione internazionale ha dimostrato di conoscere bene la figura di don Mazzolari, dicendosi contenta di ricevere un premio che porta il nome di una figura culturale così innovativa per il nostro Paese.
La Biennale resterà visitabile fino al 19 novembre e accoglie le opere di tredici artisti, che hanno interpretato il tema mazzolariano “Uniti in un dovere di elevazione” secondo le modalità della propria ricerca artistica. In mostra si trovano così dipinti di Silvio Cattani, Antonio De Pietro, Gabriella Di Trani, Cosimo Epicoco, Veronica Piccolo; fotografie di Teresa Pollidori; sculture di Angelo Brugnera e Alessandra Porfidia; incisioni di Elisabetta Diamanti e Giancarla Frare. Le light-box, installazioni luminose di Giulio De Mitri, i fregi scultorei in plexiglas e impianti di luci a led di Antonella Capponi e l’installazione ambientale su carta giapponese di Minou Amirsoleimani completano l’insieme delle opere partecipanti al Premio. Come nelle precedenti edizioni la rassegna rende omaggio ad un artista i cui lavori si rivolgono all’espressione del sacro. Quest’anno lo spazio delle Immagini dello Spirito, è dedicato allo scultore Ugo Riva.
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