Cronaca

Donne e menopausa, il 18 ottobre open day a tema anche all'ospedale Oglio Po

Il programma prevede visite ginecologiche gratuite su prenotazione dalle 14.30 alle 17 e incontri informativi a libero accesso dalle 17 alle 18. Come prenotare le visite? Dal 10 ottobre sarà possibile telefonare al numero 0372408478, dalle ore 11 alle 14.

CASALMAGGIORE – Il prossimo 18 ottobre, ASST di Cremona organizza un open day dedicato alla menopausa. Il programma prevede visite ginecologiche gratuite su prenotazione dalle 14.30 alle 17 e incontri informativi a libero accesso dalle 17 alle 18. Come prenotare le visite? Dal 10 ottobre sarà possibile telefonare al numero 0372408478, dalle ore 11 alle 14.

Per usufruire di questi servizi, le donne potranno scegliere tra diverse sedi:
– Ospedale di Cremona, Area Donna, 4o piano (Largo Priori 1, Cremona)
– Consultorio di Cremona (Via S. Sebastiano 14, Cremona)
– Ospedale Oglio Po, UO Ginecologia (Via Staffolo, 51 Vicomoscano, Casalmaggiore, CR)
– Consultorio di Casalmaggiore (Via A. Porzio 73, Casalmaggiore, CR)

L’arrivo della menopausa rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e psicologiche ad essa correlate.  Le reazioni e le modalità di risposta e adattamento a questo grande “cambiamento” dipendono, al di là delle modificazioni ormonali, da una lunga serie di fattori individuali e sociali, come personalità, contesto socio-familiare e lavorativo. Per questo lo “spirito” con cui viene affrontata la menopausa è molto diverso da una donna all’altra.

Quali i sintomi e i rimedi oggi disponibili?
In questa fase la sintomatologia è varia anche come tempistica di comparsa: si parla di sintomi precoci quali l’irregolarità del ciclo e i disturbi cosidetti “vasomotori” come le vampate e le sudorazioni notturne. Successivamente, nella maggior parte dei casi, compaiono sintomi relativi al deficit ormonale, ad esempio dolore osseo diffuso dovuto all’osteoporosi causata dalla incapacità delle ossa di fissare calcio, cistiti recidivante, vaginiti su base atrofica, difficoltà a concentrarsi, instabilità umorale, diminuzione della libido, aumento della patologia cardiovascolare.

Terapia ormonale sostitutiva quando e come va assunta?
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) per essere efficace deve rispondere ad alcuni requisiti: essere pienamente accettata dalla donna, ossia non generare false paure; iniziare il più precocemente possibile; avere una durata congrua (oggigiorno si preferisce non andare oltre i 6 anni di utilizzo). Inoltre la donna deve accettare di sottoporsi ai (normali) follow-up quali pap-test e mammografia.

Quali sono i pro e contro e le “regole di sicurezza”?
La terapia ormonale sostitutiva, oggi disponibile in cerotti o compresse, deve essere “bilanciata”, ossia contenere estrogeno e progestinico, proprio per non indurre patologie dell’endometrio (tumore dell’utero). La formulazione del solo estrogeno è consentita solo alle pazienti che per cause diverse hanno già avuto un intervento di isterectomia (asportazione dell’utero). Sono escluse dall’utilizzo della terapia ormonale sostitutiva le pazienti con storia familiare serrata di neoplasia mammaria e le pazienti con gravi patologie epatiche o cardiovascolari in atto.

In che misura alimentazione ed esercizio fisico possono aiutare la donna ad affrontare questo cambiamento?
Certamente la terapia ormonale non esaurisce le armi a supporto di questa fase. Forse più importante risulta essere lo “stile di vita” inteso come abitudine corretta ad alimentarsi e alla attività fisica. In climaterio non deve essere accettato come qualcosa dalle conseguenze inevitabili. Ad esempio l’aumento di peso è in realtà foriero di “guai” in quanto il grasso produce un ormone (estrone) pericoloso. Anche per questo va curata l’alimentazione, non eccedere in apporto calorico, anzi.

redazione@oglioponews.it

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