Ponte sul Po, la risposta tra altri sette giorni. Bongiovanni: "Provincia di Parma in ritardo"

CASALMAGGIORE – L’attesa non è ancora terminata: si sperava nella giornata di lunedì – quando peraltro, al confine tra il territorio di Casalmaggiore e quello di Viadana, verrà inaugurato il secondo lotto della Gronda Nord dalla Provincia di Mantova (altro snodo teoricamente chiave per i trasporti e la mobilità del territorio) – per avere gli esiti dei sopralluoghi al ponte sul Po che collega Casalmaggiore a Colorno.

E invece toccherà attendere un’altra settimana: “La Provincia di Parma mi comunica che ha bisogno di un’altra settimana da oggi (venerdì, ndr) – scrive il sindaco casalese Filippo Bongiovanni sulla propria pagina Facebook – per avere le analisi definitive sul ponte e la risposta certa”. Ciò significa, secondo Bongiovanni, che l’obiettivo dei tecnici della Provincia ducale è chiaramente una riapertura al traffico leggero. “Si spera dunque di avere buone notizie venerdì prossimo”. Resta però la critica, forte, all’amministrazione di Parma. “Che dire davvero troppo e davvero non hanno rispettato i tempi! Nel mentre io intendo acquisire dati per percorrere azioni in altre sedi”. Dall’annuncio del mese di tempo necessario per acquisire i dati del sopralluogo, giunto il 14 settembre, passeranno così esattamente 36 giorni se verrà rispettata questa nuova scadenza fissata per venerdì 20 ottobre.

Nel mentre, rivela Bongiovanni, qualcosa si muove anche per i trasporti alternativi. “Il sindaco di Colorno Michela Canova – spiega il primo cittadino di Casalmaggiore – è in trattativa con Tep, per allestire le navette su gomma dalle stazioni ferroviarie parmensi verso le aziende: dovremmo avere risposta a breve. Abbiamo inoltre il preventivo per il trasporto fluviale con motonave che potrebbe essere utile per chi lavora a Sacca e dintorni: con le Province cerchiamo di reperire fondi su Tpl o trasporti per quattro trasporti giornalieri, da lunedì a venerdì”.

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