Aragona: la presidente Marchini replica a Zardi: 'Dice il falso, andrò per vie legali'
SAN GIOVANNI IN CROCE – La Presidente della Fondazione Ospedale Aragona Luigia Marchini smentisce categoricamente il consigliere Giovanni Zardi che in un esposto denuncia indirizzato al direttore generale dell’ATS Valpadana Salvatore Mannino e al direttore dell’area affari istituzionali della Regione Giancarlo Nevi Sbrissa parlava di mancanza di trasparenza e altre situazioni pesanti. “Il diritto di accesso agli atti dell’Ente – replica Marchini – è sempre stato consentito a condizione, come chiarito a Zardi in più occasioni, che le richieste siano formulate agli Organi Istituzionali (Ufficio di Presidenza) ed ai Responsabili della Direzione Amministrativa e Sanitaria e non genericamente ad addetti non competenti.
Parimenti – prosegue – è del tutto infondata l’affermazione circa l’omessa convocazione del “Consiglio di Indirizzo” di cui all’art.16 Statuto, per il fatto che, come già reso noto al Consigliere Zardi, detto Organismo non è mai stato costituito sin dall’origine dell’Ente, in quanto la relativa composizione, oltre ai 3 membri di diritto del Consiglio di Gestione, richiede la nomina di componenti (n.6) da parte di Fondatori Partecipanti Istituzionali e (n.3) da parte di Fondatori Partecipanti Privati, del tutto mancanti, essendo la relativa qualifica condizionata, ex art. 6 Statuto, ad erogazioni di contributi e/o beni mai intervenute e la cui qualifica, ove effettuate, sarebbe ormai decaduta in mancanza di un regolare versamento, nel tempo, dei contributi, mai intervenuto.
Altresì del tutto infondate, oltre che gratuite e generiche, le altre affermazioni circa la mancanza di trasparenza e correttezza nelle scelte e procedure gestionali, così come circa il conferimento di deleghe gestionali alla Presidente da parte del Consiglio, in quanto conforme all’art.15 Statuto ed adottato con Delibera n.98 del 6 ottobre 2016, approvata all’unanimità e quindi anche dal Consigliere Zardi”. La Marchini infine preannuncia “che adotterà qualsiasi iniziativa in ogni competente sede, non solo amministrativa presso le superiori Autorità preposte, ma anche in sede giudiziaria e penale, nei confronti del Consigliere Zardi, a tutela dei propri diritti e della propria onorabilità e reputazione intenzionalmente lesi da affermazioni false ed infondate”.
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