Cronaca

La Tangenziale dei Bambini di Casalmaggiore sbarca anche a Oxford e Cape Town

Nella conferenza specifica, che riguarda un seminario dal tema molto più ampio, si parla anche di cambiamenti climatici e di equità sociale. Nella rivista Casalmaggiore viene citata assieme all’iniziativa Urbanciclo in Spagna e a progetti simili a quello casalese che hanno preso piede in Svezia e in Olanda.

CASALMAGGIORE – A distanza di poco più di quattro mesi dalla sua seconda edizione e di quasi un anno e mezzo dalla sua inaugurazione la Tangenziale dei Bambini, ideata a Casalmaggiore dal Comitato Slow Town, continua a fare parlare positivamente di sé: e acquista una dimensione sempre più internazionale.

Al di là delle polemiche, a volte legate anche a posizioni politiche o comunque a una visione della città agli antipodi tra il Comitato e chi amministra, con reciproci scambi di accuse acuiti dalla presentazione dell’ultimo Piano Urbano del Traffico, la Tangenziale dei Bambini, ossia la volontà di rendere l’argine una grande strada riservata a ciclisti e pedoni, e soprattutto un percorso sicuro casa-scuola che abbracci quasi tutte le zone di Casalmaggiore, è sicuramente una buona idea.
Non a caso, a metà settembre, è stato l’unico progetto made in Italy indicato nella guida della settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2017, la pubblicazione ufficiale che raccoglie le migliori pratiche europee e mondiali legate alla materia. Un progetto scelto a Bruxelles come modello per quelle che dovrebbero essere le direttive delle città in fatto di mobilità.

Non solo: oltre all’Europa, ora anche il mondo guarda alla tangenziale dei Bambini, che si è guadagnato una citazione, anzi direttamente una conferenza e una pagina dedicata anche in una delle principali università e su una rivista specializzata. La prima inglese, e l’Inghilterra dopo la Brexit, ufficialmente non è più Unione Europea; la seconda addirittura sudafricana. E così di Metrominuto e Metrobottega, due novità collaterali contenute nel progetto della Tangenziale, che mirano a dare risalto anche ai negozi e all’economia locale, inserendo in ogni uscita di questa via ciclopedonale l’indicazione di botteghe e attività commerciali con relativa distanza, si è parlato alla Oxford University, con una foto che ritrae proprio la Tangenziale dei Bambini durante il suo utilizzo, e su una rivista specializzata uscita a Cape Town in Sudafrica.

Nella foto la rivista sudafricana che riporta l’esperienza di Casalmaggiore

Nella conferenza specifica, che riguarda un seminario dal tema molto più ampio, si parla anche di cambiamenti climatici e di equità sociale, applicata appunto, magari come conseguenza diretta, a idee come quella della Tangenziale; nella rivista, invece, Casalmaggiore viene citata assieme all’iniziativa Urbanciclo in Spagna e a progetti simili a quello casalese che hanno preso piede a Stoccolma, in Svezia, e in Olanda. Confermando l’orizzonte internazionale di un progetto partito dal basso.

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