Cronaca

Incubo treni, pena continua alle 7.15 la gente trova posto anche in toilette

“Prima c’era caos e i treni arrivavano in ritardo e tutto o quasi passava sotto silenzio. Adesso il caos è aumentato, la gente protesta ma non si fa nulla ugualmente per ridurre il disagio”. Non è la prima lamentela che riceviamo

Le immagini di questa mattina alle 7.15, dalle foto di una studentessa

CASALMAGGIORE – Peggio delle bestie da macello. In condizioni minime di vivibilità, stretti in ogni spazio possibile con gente anche nella toilette. Così si presentava il treno delle 7.15 in partenza da Casalmaggiore per Parma. Questo il servizio offerto dalla Brescia Parma, nel mese di ottobre nell’anno di grazia 2017. Un treno stipato all’inverosimile in cui – come ci raccontano – si fa fatica anche a respirare. “Prima c’era caos e i treni arrivavano in ritardo e tutto o quasi passava sotto silenzio. Adesso il caos è aumentato, la gente protesta ma non si fa nulla ugualmente per ridurre il disagio”. Non è la prima lamentela che riceviamo, non sarà – temiamo – neppure l’ultima. C’è tanta gente ormai obbligata ad usufruire di un servizio di pessima qualità su una linea da museo (degli orrori), in condizioni di stress continuo per andare a studiare o recarsi al lavoro. Ed è anche la condizione di gente che – come si vede dalle immagini – non ha più vent’anni. Le foto parlano chiaro: queste le condizioni di chi viaggia tra bassa Lombardia ed alta Emilia Romagna in questi giorni. “Solo chi la vive – conclude la nostra fonte – è in grado di raccontare”. Raccontare con amarezza la pena di un servizio pagato che meriterebbe maggior attenzione ma che – al di là di qualche comitato e di qualche politico di poco peso – al momento a parte le dichiarazioni, non viene presa neppure in considerazione. E segnalazione analoga ci arriva questa mattina da San Giovanni in Croce. Il treno è lo stesso, già quasi pieno sin da lì: “Vorrei segnalare la linea Parma Brescia che passa per San Giovanni alle 7.07 stamattina, al limite dell’indecenza, una follia. Straripanti come non mai, non ci si riusciva a muovere, ovviamente tutto condito da un buon 20 minuti abbondanti di ritardo. Insomma un servizio scandaloso”. Di più, una vergogna. Vergogna di questa terra di nessuno in cui si fa fatica anche a vedere rispettati i propri diritti. E ad essere trattati con un minimo di dignità.

Nazzareno Condina

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