Cultura

Parco al buio, Villa Medici si apre a utenti con disabilità: c'è percorso per non vedenti

E’ questa la prima tappa di un progetto inclusivo, che intende rivolgersi anche a persone con disabilità, tanto che nel 2018 partiranno percorsi multimediali dentro Villa Medici dedicati a disabili motori. Sarà infatti il prossimo l’anno in cui le varie iniziative anche con finalità sociale saranno perfezionate.

SAN GIOVANNI IN CROCE – E’ stata l’inaugurazione più bella, e più importante, delle tante organizzate sin qui a Villa Medici del Vascello. Così il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari ha battezzato domenica mattina il via ad un percorso molto particolare, che spalanca alla dimora che fu di Cecilia Gallerani, dama con l’ermellino eternizzata da Leonardo da Vinci, le porte del sociale.

Al professor Riccardo Groppali si deve l’idea, al Piergiuseppe Osini la realizzazione: mente e braccio del cosiddetto “Parco al buio”, una fetta di verde al fianco della splendida dimora di San Giovanni in Croce che, senza intralciare i percorsi classici delle visite guidate, viene riservata ad utenti con disabilità visive: di fatto un vero e proprio parco sensoriale, in cui l’utente con problemi di vista, può affinare tutti gli altri sensi, percependo i suoni del parco, che in quel punto diventa un vero e proprio bosco, le essenze e i suoi profumi, oltre ovviamente ai saliscendi che una camminata in mezzo alla natura prevede senza artificiosità.

Asinari assieme a Laura Nardi, responsabile della comunicazione per i progetti legati a Villa Medici, hanno lasciato proprio a Groppali e Osini la parola: il professore ha spiegato come, ad esempio, subito in apertura di percorso, vi siano filadelfi molto profumati soprattutto in primavera, suggerendo di innestare nuove essenze nelle prossime settimane “perché il parco è straordinario è tutti ne devono godere”. Da qui l’idea di ricavare questo Parco al buio, realizzato da Osini per la lunghezza di 220 metri, con 55 paletti di castagno e una corda di canapa alla quale aggrapparsi per farsi strada. Si passa anche da una roggia con un ponticello e si torna al punto di partenza. Tutti gli ospiti presenti all’inaugurazione hanno provato, con una benda nera sugli occhi, l’esperienza che quotidianamente vivono i ragazzi con disabilità visive. Tra questi Roberto Brunelli di Cingia dè Botti, il quale ha plaudito all’iniziativa, parlando di un percorso bello e non troppo complesso, senza ostacoli e suggerendo di produrre ora mappe in braille, per una maggiore indipendenza dell’utenza.

E’ questa la prima tappa di un progetto inclusivo, che intende rivolgersi anche a persone con disabilità, tanto che nel 2018 partiranno percorsi multimediali dentro Villa Medici dedicati a disabili motori. Sarà infatti il prossimo l’anno in cui le varie iniziative con finalità sociale saranno perfezionate e vedranno la luce: per un turismo aperto davvero a tutti. E soprattutto pienamente sensoriale.

Giovanni Gardani

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