Canneto: regolamento su spandimento fanghi? Sì ma seguendo linee guida regionali
Discussa in consiglio la mozione presentata da Cittadini per Canneto sul tema già "stimolato" dal M5s: dalla maggioranza fatti alcuni emendamenti e correzioni al testo che sarà ripresentato per approvazione nella prossima assemblea. "Crediamo - detto il vicesindaco Diego Redini - che una normativa più specifica debba essere adottata dai comuni, ma questo deve essere fatto in una logica d'insieme: non avrebbe senso approvare in ogni comune regolamenti completamente diversi tra loro".
CANNETO SULL’OGLIO – Un regolamento comunale per lo spandimento dei fanghi? Sì, ma seguendo le linee guida che saranno emanate dalla Regione. Questa in estrema sintesi l’orientamento del Comune di Canneto sulla questione, arrivata all’attenzione degli amministratori prima con una bozza di regolamento fatta protocollare in primavera dal M5S cannetese, e poi con una mozione presentata dal gruppo di minoranza di “Cittadini per Canneto”. Alla mozione, che era all’ordine del giorno del consiglio di lunedì sera, ha risposto per l’Amministrazione il vice sindaco Diego Redini: “Abbiamo partecipato, invitati come Amministrazione comunale, agli incontri organizzati dal “Comitato tutela terreni agricoli lombardi” con la presenza, tra gli altri, del deputato del M5s Alberto Zolezzi, nonché di vari amministratori del territorio. In questi incontri gli esponenti del M5S hanno dibattuto sia dal punto di vista tecnico che politico con i presenti principalmente in merito allo spandimento dei fanghi di depurazione. Prendendo spunto dal regolamento comunale di Rodigo, suddetto “comitato tutela suoli agricoli lombardi” ha proposto una bozza di regolamento comunale sui temi sopra citati. In data 27 Giugno 2017 le commissioni ambiente e Agricoltura del Consiglio regionale hanno approvato all’unanimità una mozione proposta dal gruppo consiliare M5S nella quale si impegna il presidente Roberto Maroni e la Giunta Regionale a: predisporre, di concerto con le ATS e ARPA, delle linee guida, valide per tutti comuni lombardi e a che tutti i comuni lombardi adottino tali linee guida in Regolamenti specifici entro 6 mesi dalla data di approvazione delle linee guida. Crediamo – ha proseguito – che una normativa più specifica debba essere adottata dai comuni, ma questo deve essere fatto in una logica d’insieme: non avrebbe senso approvare in ogni comune regolamenti completamente diversi tra loro.Come gruppo di maggioranza riteniamo di condividere prinicipi e finalità della mozione M5s che le commissioni ambiente ed agricoltura della Regione Lombardia hanno approvato all’unanimità. Pertanto siamo favorevoli a fare la nostra parte affinché queste finalità si realizzino e quindi d’accordo di adottare anche nel nostro comune, come chiesto nella mozione m5S in regione, un regolamento specifico che disciplini le modalità di utilizzazione agronomica di prodotti fertilizzanti come fanghi di depurazione e gessi di defecazione, ma questo dopo che Regione Lombardia avrà emanato le linee guida che si è impegnata a predisporre. In questo modo i criteri e le modalità del regolamento saranno appunto omogenei su tutto il territorio ed in tutti i comuni lombardi. In aggiunta a questo aspetto la mozione presentata stasera da Cittadini per Canneto contiene dei contenuti secondo noi da correggere”. A questo punto sono stati proposte correzioni al testo della mozioni di Cittadini per Canneto che recitava: “Premesso che da alcuni decenni nel territorio di numerosi comuni della Lombardia si registra l’insediamento produttivo di strutture dedite alla trasformazione di fanghi di depurazione della acque reflue di impianti civili ed industriali, nonché dagli allevamenti di animali.” Quest’ultima dicitura “nonché dagli allevamenti di animali” non è veritiera. I fanghi prodotti dai processi di depurazione sia da acque reflue urbane che da acque reflue domestiche sono rifiuti in base alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 (come modificato dal D.Lgs. n. 205/2010). Il D.Lgs. n. 152/2006 nella parte terza relativa alla tutela e gestione delle acque alla lettera b) dell’art. 74, definisce “fanghi” i fanghi residui, trattati o non trattati, provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. E’ quindi da escludere – ha detto il vicesindaco – come scritto nella premessa della mozione che i fanghi possano provenire dall’allevamento di animali. Una seconda precisazione – ha proseguito Redini – : dal testo della mozione si dice che “In data 8 aprile 2017 il ms5 locale ha protocollato in Comune una bozza di regolamento, tuttora in attesa di risposta” Ebbene, la bozza protocollata però non è accompagnata da alcuna richiesta di chiarimento, di risposta o di incontro per discussione con sindaco e/o assessori sul tema regolamento fanghi, copia peraltro che era già in nostro possesso in quanto abbiamo partecipato agli incontri del comitato sopra citato”. Si è quindi concordato che il testo con gli emendamenti condivisi sarà ripresentato nel prossimo Consiglio. Il capogruppo del M5s Cannetese, Luigi Lupi, amareggiato, ha commentato: “Vorremmo che smettessero di mettere la testa sotto al cuscino e che andassero a verificare se sono presenti metalli pesanti e pfas nei digestato sparsi nei campi e nelle matrici degli impianti a biogas che bruciano 24 ore al giorno e probabilmente inquinano anche l’aria che respiriamo..siamo preoccupati per la salute dei cannetesi poiché sul nostro territorio sono state sparse tonellate di fanghi di dubbia provenienza che possono inquinare anche l’acqua..Come ha risposto il vicesindaco viene tutto rimandato alle direttive regionali quando arriveranno e se arriveranno…Tutto ciò è ridicolo, il regolamento cosi com’è è già stato approvato a Rodigo senza se e senza ma da un sindaco che ci tiene e si preoccupa della salute dei suoi cittadini”.
MLR