Cultura

"Tutti Uguali, Tutti Diversi", Viadana il 30 settembre celebra l'inclusione con Roberta Macrì

"Colgo l'occasione - spiega Ilaria Zucchini, assessore all’Istruzione per il comune di Viadana - per ringraziare Morena Mondini e tutto lo staff del CTI Distretto 50, le insegnanti che hanno collaborato alla messa a punto del programma e i numerosi ospiti che hanno accettato il nostro invito".

VIADANA – Sabato 30 settembre torna “Tutti Uguali, Tutti Diversi”, la festa dedicata all’inclusione e realizzata da Comune di Viadana e CTI Distretto 50. Durante tutta la giornata si terranno laboratori per bambini, stand informativi, ospiti speciali, testimonianze e spettacoli dedicati alle tematiche dell’inclusione e della disabilità.

“Colgo l’occasione – spiega Ilaria Zucchini, assessore all’Istruzione per il comune di Viadana – per ringraziare Morena Mondini e tutto lo staff del CTI Distretto 50, le insegnanti che hanno collaborato alla messa a punto del programma, i numerosi ospiti che hanno accettato il nostro invito a partecipare, gli esperti dei vari laboratori, la ProLoco Viadana, il negozio Acquolina di Viadana, i cittadini Nadia Padova e Maurizio Corberi, il personale degli uffici comunali e tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa”.

Nel dettaglio, presso piazza Manzoni e i giardini del MuVi a Viadana, alle 10 vi sarà l’incontro tra Achille, ragazzo autistico, e i ragazzi della scuola media Parazzi di Viadana. Nel pomeriggio alle 15 l’iscrizione dei bambini ai vari laboratori di teatro, favole, pedagogia emotiva, motricità, manualità e trucca bimbi. Alle 17.30 “Fermi mai”, testimonianza della mamma di Jacopo, alle 18 “I leoni di Sebi”, testimonianza di Regina, insegnante di sostegno. Infine alle 18.45 esibizione di Danza presso il cento cittadino (o in palestra Itc in caso di maltempo) a cura di Roberta Macrì e Alessandro Coco.

In particolare Roberta Macrì ha una storia particolare alle spalle: è siciliana ed ha 29 anni, il 14 agosto 2011 è stata vittima di un incidente automobilistico che l’ha resa paraplegica. Questo però non l’ha fermata e lei non si è arresa. Ho trascorso sei mesi nel centro riabilitativo di Montecatone, nel quale le hanno insegnato a vivere in maniera autonoma in carrozzina, e grazie anche a loro che devo la sua rinascita. Oggi Roberta continua a vivere, anche meglio di prima perché accetta quel poco che ha facendolo diventare grandissimo, continuando ad essere come è sempre stata ma con una marcia in più: l’esperienza di una nuova vita e l’averne trovato anche uno scopo, cioè aiutare le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni, ma che purtroppo non hanno tanta voglia di vivere e dunque non riescono ad accettarsi.

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